Toscana entra in zona rossa Giani: “Sorpreso e amareggiato”

Il passaggio alla fascia con le restrizioni maggiori a causa dell’indice Rt (1,8) che, secondo i dati del Ministero della Salute, sarebbe il più alto d’Italia

La Toscana è entrata in zona Rossa assieme alla Campania. La decisione è ufficiale dopo una telefonata del ministro della Salute Roberto Speranza al Governatore Eugenio Giani con la quale si informava della scelta. In base alla rilevazione settimanale (dati dal 2 all’8 novembre) della cabina di regia del Ministero della Salute e dell’Istituto superiore di Sanità, la nostra regione avrebbe il tasso di contagiosità a 1,8,  il più alto in Italia. Un dato che la classificherebbe subito tra le regioni a indice elevato.

La nuova regolamentazione potrebbe partire già da domenica 15 novembre. In serata il commento rammaricato del Governatore toscano Eugenio Giani: “Sorpresa e amarezza perché vedevo che i dati negli ultimi giorni tendevano a un cauto, graduale, ma oggettivo miglioramento. Ho espresso questi sentimenti al ministro Speranza ritenendo di dover avere maggiori chiarimenti. Io sono un uomo delle istituzioni e quindi rispetterò tutto quanto deciso dal Governo ma quando questo non si condivide è giusto che lo si dica. Ringrazio i toscani che in questi giorni si sono assoggettati alle nuove norme arancioni e quelli che combattono tutti i giorni in prima linea il Covid”.

Il Governatore Eugenio Giani

Che poi aggiunge: “Questi provvedimenti nascono dal fatto che il comitato tecnico scientifico ha valutato i dati dall’1 all’8 novembre: oggi siamo al 13. La zona rossa entrerà probabilmente in vigore il 15. Oggi la Toscana si trova in una situazione in cui la curva dell’Rt è in totale appiattimento. Abbiamo dei dati positivi anche per quanto riguarda il tracciamento. Dopo gli sforzi fatti da tutti i dati tendevano a una stabilizzazione, quindi sono convinto che avremmo potuto continuare nel nostro modo determinato di combattere il Covid anche senza dover passare a zona rossa sulla base di dati presi molti giorni fa. Il nostro sistema, la nostra gente stanno reagendo con disciplina con grande impegno. Noi saremo vicini a tutti coloro che sono frenati nella loro iniziativa economica, nel lavoro nel sentirsi in qualche modo frustrati dal dover subire  dei gravi contraccolpi economici senza responsabilità alcuna. Noi saremo sempre qui, la luce in Piazza Duomo resterà sempre accesa perché siamo qui a fronteggiare una situazione delicata”.

Queste le regole che saranno in vigore, fatte salve ulteriori eventuali ordinanze regionali o comunali, e fermo restando il “coprifuoco” dalle 22 alle 5 del mattino successivo:

– vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dalla Regione, salvo i casi di necessità, urgenza, motivi di salute, lavoro e istruzione.
– vietato ogni spostamento anche all’interno del territorio stesso (sempre fatte salve le esigenze sopra ricordate).
– chiusi i negozi al dettaglio tranne alimentari, farmacie, edicole .

– chiusi bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie: resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio e, fino alle 22, la ristorazione con asporto
– sospese le attività sportive, anche svolte nei centri sportivi all’aperto
– consentito uscire per fare una passeggiata in prossimità della propria abitazione, nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di mascherina.
– consentito uscire di casa per fare attività sportive in forma individuale (corsa, bicicletta, etc)
– aperte per l’attività scolastica in presenza i servizi per l’infanzia, la scuola elementare e la prima media. Tutte le altre classi dovranno ricorrere alla didattica a distanza.

Per circolare sarà necessaria un’autocertificazione scaricabile qui sotto:

NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.