Tramvia, Marcheschi: “Così si stravolge il Campo di Marte”

Un momento del flash mob di Fratelli d'Italia contro il passaggio della tramvia in viale dei Mille

Per l’esponente di Fratelli d’Italia l’alternativa c’è già: utilizzare i binari della ferrovia per raggiungere Rovezzano, evitando di sconvolgere profondamente tutto un quartiere

Rivedere un progetto invasivo destinato a cambiare in modo radicale l’aspetto del Campo di Marte. E’ il pressante invito rivolto al Comune da Fratelli d’Italia che ha organizzato un flash mob alla Chiesa dei Sette Santi in viale dei Mille per chiedere il coinvolgimento attivo dei cittadini contro il prossimo arrivo della tramvia che secondo i piani di Palazzo Vecchio fra tre anni dovrebbe collegare Piazza della Libertà con Rovezzano, passando anche dallo stadio Franchi (https://www.lamartinelladifirenze.it/la-tramvia-dello-stadio-unira-piazza-liberta-con-rovezzano/).

“Il nostro – spiega Paolo Marcheschi consigliere regionale uscente e candidato nel collegio di Firenze 1, nonché residente nel quartiere – non è un no ideologico alla tramvia ma a questo progetto perché, come siamo abituati a vedere a Firenze, privilegia dei binari non promiscui: dei veri e propri treni che passano nelle strade più popolate e trafficate non solo dal punto di vista della circolazione delle auto ma anche del commercio”.

Il pericolo, secondo l’esponente di centrodestra, è che anche al Campo di Marte avvenga ciò che è accaduto in zona Dalmazia-Statuto durante i lavori di realizzazione del prolungamento della T2 in direzione Careggi. “Abbiamo assistito – continua – alla desertificazione di alcune zone molto fiorenti: penso alle strade centrali di Rifredi, a viale Morgagni e a via dello Statuto. Si è voluto cambiare la visione di una città e nel frattempo, mentre vengono eseguiti i lavori che durano anni e anni, si vede chiudere i bandoni delle attività commerciali: poi una volta che i binari sono in funzione, come è accaduto per le altre linee, ci sono anziani in difficoltà per portare la spesa a casa perché posti auto non ce ne sono più, si vedono alberi che spariscono sostituiti da piccoli alberelli che non garantiscono un ricambio ecologico alla città”.  

L’alternativa per Marcheschi è già pronta e su un piatto d’argento: “E’ incomprensibile – aggiunge ancora – che si debba passare dal viale dei Mille quando in linea d’aria, forse nemmeno 100 metri, d’aria ci sono i binari della ferrovia che vanno lo stesso a Rovezzano dove c’è una stazione già pronta da diversi anni. Chiediamo di rivedere un progetto invasivo che può cambiare radicalmente l’aspetto di Campo di Marte, non di non fare la tramvia. Chiediamo di utilizzare nuove tecnologie che consentano di non mettere pali come è accaduto con la “foresta” di Santa Maria Novella, treni molto più moderni rispetto ai progetti già presentati e soprattutto dare voce ai cittadini che non capiscono e non comprendono come sia possibile, in una zona dove la vivibilità urbana è ottima, stravolgerla solo per semplificare un arrivo da Rovezzano al centro di Firenze guadagnando due o tre minuti e spendendo 400 milioni di euro. E’ una cosa incomprensibile, i cittadini devono essere informati e devono poter dire la loro”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.