Tzunami Del Re sul Pd, l’invito di Funaro e l’attacco rabbioso di Fossi e Ceccarelli

Nella foto di repertorio, da sinistra: Giovanni Barbieri, Cecilia Del Re e Aldo Cursano

Dopo l’addio ai Dem e la nascita di un nuovo gruppo in Consiglio Comunale già pronto per le elezioni di giugno, Funaro tende la mano all’ex assessore. La dirigenza: “Chi va via non ha mai un grande seguito”

Dai toni pacati con invito di Sara Funaro, candidata “benedetta” da Nardella, da tutto il partito e dal segretario Elly Schlein che, da fautrice appassionata delle Primarie una volta raggiunto il vertice del Nazareno, in una giravolta a 360 gradi le ha tranquillamente rinnegate, al duro attacco rabbioso e frontale del segretario regionale Emiliano Fossi in accoppiata a quello cittadino Andrea Ceccarelli. Difficile che l’addio traumatico al Pd di Cecilia Del Re non avesse conseguenze almeno in prima istanza per quanto riguarda le reazioni in alcuni casi anche alquanto scomposte. Con lei hanno detto bye bye anche Piccioli, Di Puccio e Calistri.

Emiliano Fossi

In una nota vergata da Jump Media, che a suo tempo si era già occupata della campagna elettorale di Matteo Renzi, Funaro ritiene “un errore lasciare una grande comunità. Abbiamo imparato insieme, proprio vivendo e crescendo nella stessa comunità, che il valore dello stare insieme è la cosa che rende unico e forte il Partito democratico. Le porte sono aperte e lo resteranno. Vi invito a ripensarci – ha continuato Funaro -, il Pd è la casa di tutti e chi se ne va secondo me sbaglia, sempre. In queste settimane ho provato a cercare un incontro con Cecilia; farò ogni sforzo per tenere unito il Pd. Credo sia giusto restare nel partito anche quando non si condividono alcune scelte, sebbene prese a larga maggioranza. Riprendiamo il dialogo e il confronto, sono pronta a farmi carico di garantire lo spazio politico necessario anche per chi ha idee diverse. Se volete bene alla comunità democratica ripensateci, vediamoci e confrontiamoci”.

Se Funaro dunque in qualche modo usa la carota, il bastone lo prendono decisamente in mano Fossi e Ceccarelli. Pur ribadendo la disponibilità al dialogo che pare a questo punto delle cose più che altro una posizione fuori dal tempo e purenacronistica. “Apprendiamo da note ufficiali dell’uscita dal Partito democratico di Cecilia Del Re, insieme a 3 dei 19 consiglieri comunali del Pd di Firenze e di alcuni consiglieri di quartiere, con l’annuncio della nascita di una nuova lista civica. Siamo molto stupiti e sconcertati, non solo da questa scelta, ma soprattutto dalle motivazioni addotte. La storia del nostro partito ci insegna che chi ha deciso di lasciare la comunità del Partito democratico e attuare “scissioni” non ha mai avuto grande seguito. La nostra comunità ci chiede sempre unità, anche nel rispetto delle differenze. Per questo lasciare il Pd è prima di tutto una grave mancanza di rispetto per la nostra comunità”.

E poi continua: “Appaiono davvero surreali poi le motivazioni addotte: perché in questi ultimi mesi con Cecilia ed una delegazione da lei invitata abbiamo avuto già diversi incontri nel corso dei quali abbiamo più volte manifestato la massima disponibilità a costruire percorsi condivisi in vista delle prossime elezioni amministrative. Durante queste occasioni di incontro era presente anche una rappresentanza della segreteria nazionale che ci ha accompagnato in questa fase importante e delicata. L’ultimo incontro con Del Re risale al 20 dicembre, quando abbiamo rinnovato la nostra disponibilità nel trovare un equilibrio nell’ottica di costruire insieme il futuro di Firenze. Per questo leggere il comunicato di oggi e le motivazioni lì elencate davvero ci lascia senza parole. Ma ciò nonostante rimaniamo disponibili al dialogo: le porte del Pd rimangono aperte, perché non esistono fratture insanabili”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.