Un grande polo pucciniano per il rilancio di Torre del Lago

In attesa delle celebrazioni per il centenario della morte del compositore lucchese, la Fondazione Simonetta Puccini dà il via a un ambizioso progetto di riqualificazione e valorizzazione dell’eredità del Maestro

Un unico grande polo che racchiuda tutto l’universo pucciniano e, in vista del centenario della morte del compositore lucchese avvenuta nel 1924, proietti il piccolo borgo di Torre del Lago, la mitica “Turris eburnea”, all’attenzione generale delle migliaia e migliaia di turisti, visitatori, studiosi o semplici appassionati  che arriveranno per l’importante anniversario. Con l’obiettivo che il flusso poi rimanga continuo, per tutto l’anno, attraverso iniziative, incontri, convegni, concerti e non episodico come accade per il Festival estivo che si consuma fra luglio e agosto al Gran Teatro all’Aperto. E’ l’intento del Progetto 2024 della Fondazione Simonetta Puccini – intitolata alla nipote del Maestro, scomparsa nel 2017 – che da tempo lavora al recupero della storica villa sul lago dove Puccini compose gran parte delle sue opere nei venti anni in cui la abitò. Il progetto è stato presentato in un incontro svoltosi all’Auditorium Simonetta Puccini presenti fra gli altri Giovanni Godi (presidente della Fondazione), il maestro Alberto Veronesi (comitato nazionale per le celebrazioni pucciniane) e Patrizia Mavilla (direttrice della Fondazione) che ha illustrato i dettagli dell’ambizioso progetto di restauro.

Villa Puccini nella foto Mky_Media di Michele Cordoni

Per la verità i lavori previsti per il 2024 sono l’apice di un più vasto programma di interventi che ha riguardato la villa a partire dal 2015 fino al 2022. Soltanto l’anno scorso infatti la Fondazione ha inaugurato i nuovi spazi adiacenti alla residenza del Maestro sorti in seguito alla ristrutturazione di un ex albergo acquistato da Simonetta Puccini: spazi che comprendono l’auditorium, gli uffici della Fondazione, una biblioteca che raccoglie il materiale bibliografico pucciniano, l’Archivio Puccini e una foresteria dotata di ascensore panoramico. L’obiettivo adesso è quello di completare finalmente il restauro e la riqualificazione della dimora e degli edifici che la circondano, perché siano pronti ad accogliere visitatori e studiosi. I lavori previsti interesseranno la sala del pianoforte con il soffitto in cassettonato ligneo policromo e il caminetto, arricchito da ceramiche dipinte da Galileo Chini; lo splendido portale in legno intagliato e dorato che incornicia l’ingresso della cappella di famiglia; la scala in pietra serena che porta al primo piano, la cui copertura, una pastinatura colorata con cui si usava rivestire i gradini per conferire un aspetto più elegante, si è nel tempo gravemente deteriorata. Infine, le due verande, una delle quali veniva utilizzata come sala da pranzo.

Così il rendering immagina bar, bookshop e biglietteria nei locali dell’ex Diesis

Due le grandi novità: il riordino del giardino che, grazie alle ricevute ritrovate delle spese sostenute all’epoca dal compositore per l’acquisto di piante e alberi, sarà  riportato alla struttura originale insieme all’osservatorio con il quale Puccini era solito esplorare il lago di Massaciuccoli. Anche il garage, che attualmente ospita lo shop del museo, sarà restituito al percorso espositivo; e l’acquisizione dei locali dell’ex Diesis, proprio di fronte alla villa che negli intendimenti della Fondazione avrà le funzioni di  biglietteria, bar e bookshop, in un’ottica di valorizzazione dell’intero territorio attraverso la realizzazione di una rete di servizi di accoglienza diffusi. Se non ci saranno intoppi potrebbe essere pronto già per il Festival 2023.

Il progetto prevede inoltre consistenti lavori di restauro, catalogazione e digitalizzazione dell’Archivio Puccini che contiene carteggi familiari e professionali, missive, fotografie, documenti amministrativi, musica manoscritta e a stampa. Il fondo più prezioso è racchiuso nei 3.100 autografi inediti che testimoniano la genesi delle dodici opere pucciniane e di alcune delle composizioni minori. Il progetto interessa anche la dépendance del villino di Viareggio, dove Puccini si trasferì nel 1921 perché l’incanto di Torre del Lago, ormai, era svanito a causa della torbiera costruita nelle vicinanze. Costo totale di tutta l’operazione oltre due milioni e seicentomila euro per quello che dovrà essere il rilancio di tutta Torre del Lago.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.