Una finestra virtuale tra Firenze e il Canal Grande: al Museo Marino Marini arriva “Art Gate”

Tatiana Uzlova, Marco Tabasso e Patrizia Asproni

L’opera, vincitrice del 3/o Playable Museum Award (nuova call attiva fino al 31 ottobre) aprirà un varco tra il museo fiorentino e il Guggenheim di Venezia, unite dall’opera di Marino Marini

Una finestra virtuale, un varco nello spazio-tempo tra le città di Firenze e Venezia, unite dall’opera di Marino Marini. Si chiama Art Gate il progetto vincitore della terza edizione del Playable Museum Award, la call for ideas rivolta a architetti, designer, sviluppatori, maker, artisti, storyteller, visionari e creativi di ogni ambito per pensare e realizzare il Museo del Futuro, che da domani sabato 3 settembre prenderà posto al piano terra del Museo Marino Marini (piazza San Pancrazio) e trasporterà il visitatore direttamente sul Canal Grande a Venezia per ammirare, in una veduta sincronizzata con l’ora reale e creata grazie alle più avanzate tecnologie 8k, l’opera “L’angelo della città” realizzata proprio da Marini e posta all’ingresso della Fondazione Guggenheim, in una prospettiva che rompe le barriere fisiche e percettive.

La performance è pensata e realizzata da Anotherview Collective (a sinistra nella foto) un progetto visionario di Marco Tabasso, Tatiana Uzlova e Robert Andriessen, un italiano, una russa, un olandese, tutti giovani e globe-trotter che nel 2017 danno vita a questa singolare e originalissima esperienza che consiste nella creazione di “finestre nomadi digitali”, ognuna delle quali racconta un giorno in un diverso luogo del mondo. “Dal 2016 il nostro studio costruisce pannelli e finestre interattive – racconta Marco Tabasso –. La finestra, intesa come struttura, è un elemento che fa da filtro tra la vita pubblica e quella privata, ci permette di guardare all’esterno, immaginando scene quotidiane, luoghi e persone, ed è in grado perfino di influenzare il nostro umore tramite ciò che osserviamo. Siamo partiti da questo concetto per far sì che il visitatore venisse proiettato in un “altrove”, con la possibilità di assistere per un’intera giornata alla vita che si sta svolgendo in una città lontana centinaia di chilometri da quella in cui si trova. In questo modo la stanza che ospita l’installazione si trasforma in un luogo metafisico”.

Il Playable Museum Award è un’iniziativa lanciata dal Museo Marino Marini di Firenze con un obiettivo: rivoluzionare la connessione fra persone, opere e istituzione museale attraverso tecnologia, innovazione e con uno sguardo al mondo del digitale. In palio ogni anno un grant da 10mila euro, oltre al supporto per lo sviluppo dell’idea. “Siamo stati conquistati da questa proposta che abbina tecnologia e immaginazione – spiega la presidente Patrizia Asproni – Art Gate, come lo Stargate del celebre film, permette di accedere a un luogo altro, ad un’altra dimensione. È una finestra che in modo straniante collega istantaneamente due diversi punti dello spazio-tempo. In un mondo che si sta trasferendo sul Metaverso, è il varco che permette di osservare l’altroquando”. Più di 500 le proposte pervenute nel corso delle tre edizioni del contest. Già attiva la nuova call per il 2022: la partecipazione è aperta e l’unico limite è l’immaginazione. Per candidare la propria idea è sufficiente aderire al bando sul sito internet del museo, c’è tempo fino al 31 ottobre (info: www.museomarinomarini.it/playable).

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.