Vaccino, terza dose per 50mila ultrafragili dal 20 settembre

Sarà su chiamata diretta delle Asl. Giani: “Le prime chiamate sono partite già ieri. Raggiungibile l’80% di copertura vaccinale entro il 30 settembre”

Via libera in Toscana  dal 20 settembre alla terza dose di vaccino anti Covid per circa 50mila persone tra soggetti trapiantati e immunocompromessi. Sarà su chiamata diretta delle Aziende sanitarie (territoriali e ospedaliero-universitarie) e coinvolgerà, nello specifico, circa 5mila trapiantati, 2.100 dializzati, 5mila persone con sindrome Aids, 25mila oncologici e 13-15mila immunocompromessi. Già ieri sono partite le prime telefonate per i pazienti che hanno completato il ciclo vaccinale e a cui somministrare, in via del tutto prioritaria, la cosiddetta dose addizionale (Pfizer e Moderna), come da indicazioni del Ministero della Salute. La vaccinazione avverrà in ospedale, nelle sedi ambulatoriali o dei centri specialistici. Le persone che non dovessero essere contattate, perché non ancora note o per un eventuale disguido, potranno richiedere la terza dose, contattando i call center delle Asl (055/545454 tasto 1 per la Asl centro; 0585/498008 per la Nord Ovest, 800432525 per la Sud Est).

“Le aziende sanitarie toscane sono già pronte per somministrare la terza dose ai pazienti particolarmente fragili, che rientrono nelle categorie indicate dal Ministero della Salute. Le prime chiamate sono partite ieri – spiega il presidente della Regione, Eugenio Giani -. Andremo avanti nel rispetto delle disposizioni nazionali, portando avanti, in contemporanea, il completamento del ciclo vaccinale di tutti gli altri cittadini che hanno già fatto la prima dose e andando a intercettare, con tutti gli strumenti che abbiamo attivato, quelli che sono ancora i cosiddetti indecisi. Ritengo che sia assolutamente raggiungibile l’obiettivo dell’80% della copertura vaccinale della popolazione toscana entro il 30 settembre. Siamo già intorno al 78% con la prima dose e abbiamo ancora due settimane per tirare le fila e mettersi al sicuro dal Covid o dalle manifestazioni gravi della malattia”.

Queste le categorie interessate: trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva; trapianto di cellule staminali ematopoietiche (entro 2 anni dal trapianto o in terapia immunosoppressiva per malattia del trapianto contro l’ospite cronica); attesa di trapianto d’organo; terapie a base di cellule T esprimenti un Recettore Chimerico Antigenico (cellule Car-T); patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure; immunodeficienze primitive (per esempio sindrome di DiGeorge, sindrome di Wiskott-Aldrich, immunodeficienza comune variabile eccetera); immunodeficienze secondarie a trattamento farmacologico (per esempioterapia corticosteroidea ad alto dosaggio protratta nel tempo, farmaci immunosoppressori, farmaci biologici con rilevante impatto sulla funzionalità del sistema immunitario, eccetera); dialisi e insufficienza renale cronica grave; pregressa splenectomia; sindrome da immunodeficienza acquisita (Aids) con conta dei linfociti T CD4+ < 200cellule/μl o sulla base di giudizio clinico.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.