Vent’anni senza Giorgio Gaber: a luglio l’Isolotto celebra l’inventore del Teatro Canzone

Quattro appuntamenti fra incontri, musica e spettacoli, con la direzione artistica di Andrea Scanzi, per “La Gaberiana”. Tanti i personaggi che animeranno il festival fra cui Sandro Luporini e Pierluigi Bersani

Quattro appuntamenti con incontri, musica e spettacoli, con la direzione artistica di Andrea Scanzi (4 – 17 – 18 – 19 luglio) e una mostra a cura di Flavio Oreglio, che ospiterà i materiali provenienti dall’Archivio Storico del Cabaret Italiano e dalla Fondazione Giorgio Gaber. A un anno dalla intitolazione di Piazza Gaber all’Isolotto e dalla giornata speciale dal titolo Firenze per GaberLa Gaberiana coinvolgerà artisti di rilievo nazionale legati a Gaber per stima, passioni, affinità. L’evento, che si inserisce nella programmazione dell’Estate Fiorentina, è stato presentato questa mattina a Palazzo Vecchio dal giornalista Andrea Scanzi, direttore artistico del Festival, dal vicesindaco Alessia Bettini e dal presidente del Q4 Mirko Dormentoni.

Da sinistra: Bettini, Scanzi e Dormentoni

Giorgio Gaber è stato uno dei più grandi artisti italiani del Novecento – ha detto Scanzi che da dodici anni lo racconta a teatro -. Ricordarlo è un dovere, e La Gaberiana è la nostra maniera di farlo. Con affetto, con emozione, con partecipazione. Ogni sera si racconteranno e si esibiranno grandi ospiti. Ci sarà anche Sandro Luporini, e la sua presenza è davvero un regalo immenso. Gaber è stato un unicum irrinunciabile nella storia della musica italiana: rivoluzionario, scomodo, profetico. Geniale e non etichettabile, libero e irripetibile. In lui convivevano Brel e Pasolini, Sartre e Céline, Adorno e Brecht. Ti faceva ridere, ti faceva incazzare, ti faceva pensare: Gaber era bellissimo. Un gabbiano ipotetico intriso di un “nichilismo costruttivo” tutto suo, che non ha mai smesso di indignarsi e sognare. Fino alla fine. Il Signor G manca come l’aria. Con La Gaberiana, cercheremo di rendere meno dolorosa tutta questa smisurata assenza”.

 PROGRAMMA 

MARTEDÌ 4 LUGLIO – Il Signor G nasce – Ore 17.30 BiblioteCaNova Isolotto, Apertura del Festival con: Andrea Scanzi, Paolo Dal Bon. Inaugurazione mostra, L’alba di Gaber e percorso narrativo con Flavio OreglioOre 20.00 Piazza Giorgio Gaber, Far finta di essere sani – Incontro con Gioele Dix, Ore 21.30 Dialogo tra un impegnato e un non so – Incontro con Cesare Cremonini. Incontri con videomapping sui palazzi della Piazza. 

Giorgio Gaber

LUNEDÌ 17 LUGLIO – Chiedo scusa se parliamo di Gaber – Ore 19.30 Piazza dell’Isolotto L’illogica allegria – Incontro con Neri Marcoré. Ore 21.30 Libertà obbligatoria – Incontro con Roberto Vecchioni. 

MARTEDÌ 18 LUGLIO – Io se fossi Gaber, Ore 19.30 La Limonaia di Villa Strozzi (sala polivalente) Anche per oggi non si vola – Omaggio a Sandro Luporini che riceverà il Premio Gaberiana 2023 alla carriera. Con Sandro Luporini, Andrea Scanzi, Paolo Dal Bon, Massimo Germini, Sergio Sgrilli. Ore 21.30 La Limonaia di Villa Strozzi Polli di Allevamento – spettacolo di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, interpretato da Giulio Casale. 

MERCOLEDÌ 19 LUGLIO – E pensare che c’era Gaber, Ore 19.30 Piazza dell’Isolotto Qualcuno era comunista – Incontro con Pierluigi Bersani. Ore 21.30 Piazza dell’Isolotto Io come persona – Storie e utopie del Signor G. Spettacolo concerto. Narrazione di Andrea Scanzi. Esecuzioni di Ginevra Di Marco e Francesco Magnelli, Giulio Casale, Massimo Germini, Andrea Mirò, Flavio Oreglio, Setak, Gianluca Di Febo, Luigi Mariano e Peppe Voltarelli. 

“Siamo molto felici che a 20 anni dalla scomparsa di Giorgio Gaber ci sia questo evento speciale. – ha detto la vicesindaca Bettini – Si tratta di un cartellone ricchissimo che racconta un grandissimo artista, ringrazio Andrea Scanzi, che ha sapientemente lavorato a questo progetto. Tutti gli eventi in vari modi cercheranno di ricordare una figura importante, uno spirito libero e una grande coscienza critica che sapeva indignarsi ma anche farci sognare, un modo bellissimo per trasformare la memoria in cultura, conoscenza e comunità”. 

Nella foto di Guido Harari, da sinistra: Giorgio Gaber, Enzo Jannacci e Dario Fo

Dal 4 al 19 LUGLIO alla BiblioteCanova Isolotto la Mostra L’alba di Gaber, a cura di Flavio Oreglio con progetto grafico di Alessandro Riva e materiale proveniente dall’ Archivio Storico del Cabaret Italiano e dalla Fondazione Giorgio Gaber. L’ingresso è libero, inaugurazione martedì 4 luglio alle 17.30 (gli altri giorni sarà visitabile negli orari di apertura della biblioteca). 

La rassegna testimonia il percorso evolutivo del cabaret dai primordi di Parigi con l’inaugurazione de Le Chat Noir, primo cabaret artistique, all’occasione non colta in Italia dal Futurismo complice l’avvento del Fascismo malgrado ci fossero artisti idonei come Petrolini e riviste di satira(Il Bertoldo, Il Marc’Aurelio, Il Travaso delle Idee) su cui scrivevano Flaiano, Campanile, Zavattini, Guareschi e Fellini, a quello che successe in Italia dal secondo dopoguerra fino ai primi Anni ’70: dai  vagiti del Teatro dei Gobbi a Roma, passando per lo sviluppo tutto milanese che parte dal Santa Tecla, approda all’Intra’s Derby Club (che poi diventerà semplicemente “Derby Club”) e si amplifica dal 1964 con il “Nebbia Club”, il “Cab 64” e il “Lanternin” dei Gufi. Dopo il ’68 cambieranno molte cose: chiuderanno tutti i locali, tranne il Derby Club, e i grandi protagonisti di quegli anni porteranno in teatro il risultato delle loro evoluzioni. Giorgio Gaber è stato sicuramente l’artista che più ha fatto tesoro di quell’esperienza straordinaria tutta milanese. In caso di maltempo, gli appuntamenti previsti in Piazza Gaber e in Piazza Isolotto si svolgeranno regolarmente presso: tutti gli incontri e gli appuntamento sono a ingresso libero senza prenotazione. 

 “Il fatto che il nostro quartiere sia al centro di questa rassegna ci riempie di orgoglio e di gioia. – ha aggiunto il presidente del quartiere 4 Mirko Dormentoni – Siamo certi che saranno iniziative bellissime e molto partecipate, con l’obiettivo di ricordare una grandissima figura come Gaber e anche riflettere sul suo lavoro, grazie al contributo di artisti e personaggi di altissimo livello. Sarà un grande regalo a Firenze, un evento culturale unico e un modo per fare comunità e consolidarla in modo critico e positivo verso il futuro”. 

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.