41.456 posti: capienza quasi originaria per il Franchi quando tornerà il pubblico

Soltanto 1.662 sedute in meno rispetto a prima. L’autorizzazione arrivata dalla commissione di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo. Nardella: “Mantenuta la promessa di febbraio”

Quando le partite di calcio torneranno in presenza (ammesso che la Fiorentina nel frattempo non scivoli in serie B, visti i risultati non proprio edificanti) il pubblico allo stadio Franchi potrà rientrare praticamente senza limitazioni. La ‘commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo’ ha autorizzato una capienza di 41.456 posti di soli 1.662 posti inferiore rispetto a quella originaria. Un risultato reso possibile, spiega Palazzo Vecchio, grazie alla conclusione della campagna di indagini, saggi, campionature e della conseguente attività di studio e ricerca da parte degli esperti della direzione servizi tecnici del Comune che hanno lavorato in collaborazione con il dipartimento di ingegneria civile dell’Università di Firenze.

La capienza sarà comunque raggiunta a fine estate al termine dei lavori di adeguamento statico attualmente in corso. abbiamo a disposizione uno studio importante che ci ha permesso per la prima volta, in quasi novant’anni, di conoscere a fondo l’opera di Nervi. “Abbiamo mantenuto – commenta il sindaco Dario Nardella – la promessa fatta a febbraio: avevamo detto che avremmo iniziato subito i lavori e abbiamo intanto terminato la prima fase di restauro. Ora lo stadio sarà fruibile praticamente al massimo. Il risultato raggiunto è anche un messaggio positivo e di speranza in un un momento così drammatico per la vita di tutti noi: quando le condizioni lo consentiranno, il Franchi sarà pronto per accogliere non solo le partite della Fiorentina ma anche le più grandi manifestazioni”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.