A Firenze la prima accademia italiana di alta formazione nell’ospitalità

Battesimo dei corsi gennaio 2022: sarà un triennio e costerà 35mila euro con l’ultimo anno in una scuola svizzera. Sede prestigiosa l’hotel Il Mulino di via Villamagna dove il 2 luglio è in programma il primo open-day

Sede dei corsi sarà il prestigioso hotel Il Mulino in via Villamagna

Forgiare figure professionali capaci di occupare posizioni di middle-management che sono altamente richieste dalle grandi compagnie alberghiere internazionali, ma scarsamente reperibili sul mercato del lavoro per la mancanza di formazione adeguata. Nasce a Firenze HIA (Hospitality Innovation Academy), la nuova accademia dell’ospitalità che attraverso formazione sul campo e studio teorico consegnerà ai propri allievi una delle certificazioni più importanti per il mondo del lavoro turistico.

Il primo open day riservato a ragazzi e famiglie è in programma già il 2 luglio, dalle ore 10 alle ore 17 presso Hotel Mulino di Firenze in via di Villamagna:  il primo corso avrà inizio a gennaio 2022 (https://www.hia.academy/). Artefice dell’idea è Giancarlo Carniani, manager del settore e vertice di Confindustria, che ha siglato un accordo internazionale con Swiss Education Group, una delle più importanti scuole svizzere del settore, specializzato in hospitality business management e arti culinarie. Saranno una ventina gli studenti formati nel primo anno di attività di HIA: costo 35mila euro per tre anni di studi, l’ultim o dei quali in Svizzera. “Una cifra ragionevole – sostiene Carniani – se si pensa che nelle altre scuole di questo tipo se ne possono pagare anche 60mila. Qui non si tratta di diventare camerieri di lusso ma prepararsi, magari dopo aver anche fatto il cameriere a diventare manager o simili in questo particolare campo”.

Dario Nardella, Vanessa Balouzet Uchanski e Giancarlo Carniani

Firenze è stata scelta perché promotrice di quella filosofia di accoglienza turistica professionale, attrattiva del turismo di qualità, di cui le sue strutture ricettive di alto e altissimo livello sono già ambasciatrici nel mondo. Oltre all’apprendimento di tutte le materie indispensabili dell’antica arte dell’Ospitalità come le lingue straniere, il marketing turistico e la finanza, HIA avrà un focus destinato a quelle conoscenze oggi necessarie ad un manager che sogna di operare nel mondo del turismo:  materie digitali e impatto delle nuove tecnologie nel settore ma anche eco-sostenibilità e design passando per tecniche di leadership e pianificazione strategica. Come detto il percorso di studi prevede un triennio e per integrare ancora più efficacemente formazione in aula ed esperienza in azienda, la didattica in aula sarà effettuata utilizzando location alberghiere dando così ai ragazzi la possibilità di sperimentare sul campo tutta quanto appreso.

“Sono molto contento di questo progetto perché va nella direzione che ho indicato nel mio programma di mandato – ha detto il sindaco Dario Nardella -: fare di Firenze sempre di più una capitale internazionale dell’alta formazione. In quella che è una delle capitali del turismo, in cui abbiamo eccellenze nella moda, nell’artigianato e nel settore delle scienze manageriali, mancava un’Istituzione di alta formazione per tutte le professioni legate all’hôtellerie e all’accoglienza. Grazie a questa iniziativa si riempie un vuoto presente in città. Usciremo da questa crisi economica legata al Covid, puntando sui giovani, sul lavoro e sulle competenze. Il Comune di Firenze e la Città metropolitana sosterranno questa Scuola e lo faremo di comune accordo con la Fondazione CR Firenze, con la quale stiamo collaborando a un grande progetto di formazione e alta formazione che sarà un vero e proprio polo attrattivo per giovani talenti che arriveranno a Firenze dall’Italia e dal mondo e che consentirà di non disperderli, ma di farli rimanere sul territorio”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.