Aggredisce con un pugno l’infermiere che lo dimette dal pronto soccorso e finisce in cella

E’ accaduto a Santa Maria Nuova. Senza motivo si è scagliato contro il sanitario e durante la colluttazione gli ha rubato il cellulare poi recuperato dalla Polizia che lo ha arrestato

L’infermiere stava per dimetterlo dal Pronto Soccorso, ma ha pensato bene di rifilargli un pugno al viso. E’ accaduto ieri pomeriggio all’Ospedale di Santa Maria Nuova. Secondo quanto è stato possibile ricostruire, al momento di uscire dal nosocomio un 27enne di origine marocchina, peraltro già noto alle forze dell’ordine,  improvvisamente si è mostrato molto agitato arrivando ad aggredire il sanitario senza nessun apparente motivo, per poi allontanarsi a piedi.

Subito dopo la colluttazione, refertata con 3 giorni di prognosi, l’infermiere toccandosi le tasche del camice si è reso conto di non avere più con sé il proprio telefono cellulare e ha intuito che potesse essere stato preso dal paziente durante l’aggressione. Non dandosi per vinto ha quindi seguito il cittadino marocchino non perdendolo mai di vista e quando ha incrociato una Volante della Polizia in servizio di controllo del territorio ha subito informato gli agenti raccontando cosa gli era capitato. I poliziotti, messi al corrente della situazione, hanno subito fermato il malintenzionato e, dopo averlo controllato, gli hanno trovato addosso il telefono cellulare dell’infermiere insieme ad una piccola dose di “hashish”.  L’uomo è stato quindi arrestato per rapina e sanzionato per il possesso di sostanza stupefacente per uso personale. Il 27enne è così finito in manette per poi essere accompagnato a Sollicciano.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.