Al Parco degli Animali i primi 8 cuccioli del canile abusivo sequestrato a Molazzana

Firenze accoglie l’appello di Anci Toscana a ospitare parte dei 61 cani. Il sindaco del piccolo comune della Garfagnana si era attivato presso altri canili, ma per il mantenimento gli erano stati chiesti 120mila euro impossibili da trovare nel bilancio

Il Comune di Firenze è stato il primo a rispondere all’appello dell’Anci a ospitare gli animali del canile abusivo privato sequestrato a Molazzana in Garfagnana. I primi otto amici a quattro zampe sono arrivati al Parco degli animali di Ugnano dove stanno ricevendo le opportune cure per poi essere dati in affido e poter accogliere altri otto animali.  “Stiamo curando i primi otto cani accolti al Parco degli animali dopo il sequestro del canile abusivo di Molazzana – ha detto l’assessore all’Ambiente Cecilia Del Re -. Una vicenda terribile che ha coinvolto 61 poveri animali, per i quali Anci Toscana ha lanciato un appello ai comuni: attraverso la struttura del Parco abbiamo risposto all’appello del presidente Biffoni per offrire cure a questi animali e trovar loro una casa. Non appena li avremo dati in affido potremo ospitarne altri otto”.

La struttura abusiva, nei pressi di un ex capannone, nel maggio scorso è stata chiusa e sequestrata da Asl e Carabinieri; è stata aperta un’inchiesta penale e gli animali, visto che il proprietario del canile è nullatentente, sono stati di fatto affidati al Comune. Il sindaco si è subito attivato per trovare una sistemazione in altri canili, ma da tutti ha avuto la richiesta di un impegno di spesa per il mantenimento dei cani, che risulta essere di 120mila euro l’anno, impossibili da trovare nel bilancio di un Comune di 1.036 abitanti. Purtroppo però, anche secondo la giurisprudenza non ci sono altre soluzioni: i cani sono del Comune. Da qui il grido di aiuto del sindaco di Molazzana Andrea Talani e del presidente Anci Toscana Matteo Biffoni ai comuni ma anche al buon cuore di singoli cittadini perché adottino questi sfortunati cani, prime e indifese vittime di una situazione che una volta di più mette in luce contraddizioni anche normative per risolvere problemi come questi.

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