Ancora una donna rapinata in strada: fermato uno straniero 26enne

L’ha minacciata col collo di una bottiglia rotta in via della Scala e poi si è impossessato del suo telefono cellulare. Fratelli d’Italia chiede misure straordinarie mentre la Lega si domanda se “non si aspetti un cadavere per migliorare la sicurezza in città”

L’ha minacciata col collo di una bottiglia rotta e le ha rubato il telefono cellulare. Ma i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Firenze dopo aver visionato i filmati della videosorveglianza urbana e aver ascoltato la descrizione fatta dalla vittima sono riusciti a risalire al presunto autore rapina e a fermarlo. Ancora una donna rapinata per strada a Firenze.

Alessandro Draghi e Jacopo Cellai (Fratelli d’Italia)

Il fatto è accaduto notte tra sabato 19 domenica 20 febbraio ai danni di una ragazza che si trovava a passare per via della Scala. Il malfattore era poi riuscito a dileguarsi nelle vie limitrofe. I militari però hanno subito avviato le ricerche dell’uomo individuandolo nella serata di martedì 22 nei dintorni di via Nazionale vestito ancora con gli stessi  abiti indossati all’atto della rapina. Si tratta di un 26enne nigeriano. Nel corso dei successivi accertamenti lo straniero è stato trovato in possesso di una bottiglia di vetro vuota e di un coltello con una lama di 12 cm, entrambi nascosti sotto il giubbotto e pronti all’uso. L’uomo è stato riconosciuto dalla vittima ed è stato quindi portato nel carcere di Sollicciano nel quale dovrà rimanere dopo l’udienza di convalida dell’arresto. Il procedimento è attualmente pendente in fase di indagini: l’effettiva responsabilità del 26enne, con la fondatezza della ipotesi d’accusa mossa a suo carico di rapina aggravata, saranno vagliate nel corso del successivo processo. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in favore della persona sottoposta ad indagini.

Il capogruppo della Lega Salvini in Consiglio Federico Bussolin

La notizia del nuovo atto criminoso nei confronti di una donna avvenuto in città è subito rimbalzata in Consiglio Comunale dove si sta discutendo il Documento unico di programmazione. Durissima la reazione di Alessandro Draghi e Jacopo Cellai (Fratelli d’Italia), che sottolineano come il copione questa volta cambi soltanto per l’oggetto usato e annunciano l’intenzione di chiedere un incontro col questore Maurizio Auriemma rinnovando contemporaneamente l’invito già lanciato al prefetto Valerio Valenti: “Anche stavolta – dicono insieme – il fermato è un extracomunitario. Siamo a quattro donne aggredite e rapinate da altrettanti stranieri negli ultimi mesi a Firenze. Crediamo che potrebbe anche bastare per decidere di prendere provvedimenti eccezionali. Chiediamo con forza che si affronti il problema della sicurezza nel centro storico della nostra città. Al sindaco Nardella, al governatore Giani e al PD invece ribadiamo la necessità di realizzare un centro per il rimpatrio dei clandestini. Non è mai troppo tardi per mettere riparo a un vuoto che di anno in anno è sempre più drammatico per la sicurezza dei nostri concittadini”.

Indignazione invece è espressa dal capogruppo della Lega Federico Bussolin per “la scarsa consapevolezza che il PD ha della violenza presente nelle strade fiorentine e a farne le spese spesso sono donne. Siamo pronti a contribuire per l’accoglienza dei profughi dell’Ucraina – attaccano -, ma è imperativo far chiarezza su chi vive le strade della città da ieri. Spero che il PD  non aspetti un cadavere per svegliarsi e migliorare la sicurezza in città dotando la Polizia Municipale del teaser, costruendo un centro rimpatri e infine reintroducendo le zone rosse dell’ex Prefetto Laura Lega”. 

Nicola Armentano (Pd)

Secca e altrettanto dura la replica alla Lega del capogruppo Pd Nicola Armentano: “Bussolin non perde occasione di strumentalizzare quanto succede in città per i suoi attacchi all’amministrazione e al Pd, pare che non aspetti altro che episodi di cronaca da commentare per dare addosso a chi governa la città. Siamo stanchi di questa sterile propaganda politica sulla pelle dei cittadini. Su quanto accaduto, non possiamo che essere vicini e solidali a chi ha subito aggressioni. E ci aspettiamo certo che venga fatta piena luce sui responsabili. Non ci stiamo a finire nel mirino di attacchi di basso livello. Sicurezza e ordine pubblico sono temi su cui l’impegno non manca, con iniziative come i tavoli della legalità, il progetto Casa protetta, l’implementazione della videosorveglianza, la presenza di agenti della Polizia Municipale sul territorio e una serie di azioni che uniscono al controllo anche la prevenzione, perché altrimenti non possiamo vincere la sfida per una città più sicura e vivibile per tutti. Dalla Lega invece solo parole e pochi fatti”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.