Antognoni: “Difficile tornare a fare il dirigente, solo con un cambio di proprietà”

Da sinistra: Vito Cozzoli, Angelo Binaghi e Giancarlo Antognoni. Foto Giampiero Sposito

A margine della presentazione del Torneo internazionale di tennis, l’Unico 10 ha parlato di Fiorentina, dell’avvio di campionato e della sua impossibilità (per ora) di tornare a lavorare per la società Viola

“Tornare a fare il dirigente è difficile oggi per me, sono venuto via l’anno scorso. Potrà accadere solo con un cambio di proprietà”. A Margine della presentazione del torneo internazionale di tennis di Firenze, tenutasi nella Sala di Lucia Giordano a Palazzo Medici Riccardi, Giancarlo Antognoni presente all’evento ha chiuso a ogni possibile rientro nella Fiorentina a meno che non cambino i vertici della società. Quella stessa società che lo ha sbattuto fuori senza tanti complimenti e in maniera alquanto rozza poco più di un anno fa non accettando l’Unico 10 il pesante ridimensionamento professionale propostogli per continuare la sua avventura con la dirigenza viola.

Ma Antognoni ha voluto parlare anche dell’avvio di campionato della Fiorentina: “La stagione – ha detto – è cominciata in modo abbastanza negativo. Il campionato è però ancora lungo e il tempo è dalla parte di quei giocatori che fin qui hanno deluso le aspettative. Si pensava che potessero essere bravi e invece al momento non lo sono. Bisogna aspettare, aspettare l’esito di questi giocatori. Lo dice anche Italiano che forse quest’anno si ritrova una squadra che non è sua. Le previsioni nel calcio sono sempre difficili da fare. E’ chiaro che il presidente ha investito in soldi e ha preso vari giocatori, alcuni di quelli che c’erano sono andati via, però questi investimenti non stanno fruttando nel modo migliore. Si spera che lo faranno in futuro. Al momento però l’investimento non sta ripagando”.

Quanto al tennis Antognoni rivela che è lo sport più vicino al suo e che fino a poco tempo fa lo ha anche continuamente praticato. “Si tratta – conclude di un torneo importante, che ci voleva a Firenze con grandi giocatori, soprattutto italiani. Un evento che tutti noi seguiremo con interesse. Farò il tifo per Berrettini per Sinner, se potrà essere al Palawanny, e per Musetti. Il mio giocatore preferito degli ultimi tempi è Federer, un’atleta completo. Purtroppo ha smesso anche lui, anche lui adesso è un ex. E gli italiani dei miei tempi Panatta e Bertolucci che ricordo sempre con grande affetto.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.