Capodanno alla Pergola nel segno di Eduardo

Gleijeses, Mahieux in Uomo e Galantuomo_ foto di Tommaso Le Pera

Dal 27 dicembre al 5 Gennaio in scena “Uomo e Galantuomo” con Geppy e Lorenzo Gleijeses, e la partecipazione di Ernesto Mahieux. Poi un’avventura per i bambini e il viaggio nel teatro segreto della Compagnia delle Seggiole

Natale alla Pergola quest’anno è all’insegna della commedia di Eduardo De Filippo e delle avventure nel mondo della fantasia e nella storia del più antico teatro all’italiana. In Sala Grande, dal 27 dicembre al 5 gennaio, Geppy e Lorenzo Gleijeses, con la partecipazione di Ernesto Mahieux, interpretano Uomo e Galantuomo, testo che nel 2022 ha compiuto 100 anni e segna per Eduardo De Filippo il passaggio dalla farsa al teatro di prosa. Protagonista il teatro: una compagnia di guitti scritturati per una serie di recite in uno stabilimento balneare. Proverbiale la scena delle prove di Mala Nova di Libero Bovio, in cui un suggeritore maldestro, continuamente frainteso dagli attori, ne combina di tutti i colori. Poi gli intrecci amorosi si mescolano alla finta pazzia, unica via per evitare duelli e galera. Insieme a loro sul palco Roberta Lucca, Gino Curcione, Antonella Cioli, Irene Grasso, Agostino Pannone, Gregorio Maria De Paola, Ciro Capano, Brunella De Feudis. In Uomo e galantuomo, con la regia di Armando Pugliese,si ritrovano temi cari a Eduardo: l’atavica lotta tra la faticosa miseria di chi tira a campare e la fatua ricchezza di chi può giocare con la vita delle persone; il perbenismo farisaico di nobili e borghesi; l’irriverente critica a un teatro declamatorio o sciatto e cialtronesco.

La recita di Capodanno (fuori abbonamento) non inizierà alle 21, ma alle 20:30, chi lo vorrà potrà brindare all’arrivo del nuovo anno da Guido Guidi al Teatro.

Chi ha visto la coda del Signor Volpe nella foto di Filippo Manzini

Il 6 gennaio, per l’Epifania, alle ore 10:30 e 11:30, i Nuovi propongono Chi ha visto la coda del Signor Volpe? di Federica Lea Cavallaro, con Federica Lea Cavallaro, Ghennadi Gidari, Nadia Saragoni, Sebastiano Spada, Lorenzo Volpe. I costumi sono del Laboratorio d’Arte del Teatro della Pergola. Non si tratta del consueto spettacolo in cui si sta seduti, ma un’attività che coinvolge tutta la famiglia. Attraverso indizi, racconti e incontri con i personaggi del bosco, i partecipanti vengono chiamati a trovare la coda del Signor Volpe. Riusciranno nelle mille peripezie? Durante lo spettacolo i bambini (età consigliata 7-12 anni) devono essere accompagnati. Ciascun bambino può essere accompagnato da uno (o più) adulti. È richiesta la presenza, e il conseguente biglietto, di almeno un adulto referente ogni quattro bambini

La Compagnia delle Seggiole nella foto di Filippo Manzini

Infine l’8 gennaio, alle ore 10, 11, 12, torna La Compagnia delle Seggiole con In sua movenza è fermo, la sua storica visita teatrale nella magia della Pergola. Il pubblico verrà guidato negli spazi più segreti e inaccessibili del teatro: nei laboratori, nei pressi della macchina scenica, nei sotterranei e nei depositi. Là dove ancora risuonano le voci dei tanti che hanno dedicato la loro vita a questa bruciante passione. Senza apparire sulle locandine, senza lasciar traccia di sé nei libri di storia. Si tratta dei luoghi che furono una volta sede della “Città del Teatro”: un grande opificio autosufficiente nel quale si svolgevano tutti i mestieri della scena. Nel quale si viveva, di giorno e di notte; crocevia, luogo di incontro, agorà della Firenze Granducale. Palazzo delle feste di corte, grande tempio del melodramma, luogo deputato di mille trucchi e magie, sotto l’egida benevola dell’Accademia degli Immobili, che costruì la Pergola costruì e la possedette fino al 1942, e che ha come motto “In sua movenza è fermo”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.