Chalet, bici e servizi: partiti i lavori per la rinascita dell’ex Meccanò

Cascine, il costo di tutta l’operazione è di 990mila euro e comprenderà anche interventi al Giardino della Catena. Del Re: “Visite lente e sostenibili, consone a questo Parco”

L’assessore Del Re e il presidente del Q1 Sguanci durante il sopralluogo all’ex Meccanò (FOTO: Enrico Ramerini / CGE Fotogiornalismo)

Dopo via Pietrapiana, l’ex discoteca Meccanò alle Cascine. C’è un nuovo capitolo che riguarda la rinascita di alcune parti della città abbandonate da tanto tempo e spesso divenute loro malgrado luoghi di degrado. Così, accanto alla riqualificazione dell’ex edificio delle Poste disegnato da Michelucci, questa mattina hanno preso il via i lavori di ripulitura nell’ex area della storica sala da ballo fiorentina abbandonata ormai da 12 anni che poi porteranno al recupero di una parte importante del Parco delle Cascine con la messa a dimora di specie arboree autoctone e la realizzazione di uno chalet aperto ottagonale sul modello ottocentesco con servizi igienici e panchine ‘intelligenti’.

L’intervento comprenderà anche il giardino della Catena che sarà interessato da opere di riqualificazione e da un importante rafforzamento dell’illuminazione a fini di sicurezza: costo totale 990mila euro. “Torna alla città – ha detto l’assessore all’ambiente Cecilia Del Re che assieme al presidente del Q1 Maurizio Sguanci ha compiuto un sopralluogo nell’area interessata – un grande spazio verde aperto, che ridisegna una delle aree di ingresso al Parco delle Cascine, piazza Vittorio Veneto: un intervento importante e molto atteso che si unisce a quello della riqualificazione e messa in sicurezza del Giardino della Catena per permettere visite in modalità lenta e sostenibile, consona a questo Parco monumentale”.

Maurizio Sguanci e, a destra l’assessore Del Re (FOTO: Enrico Ramerini / CGE Fotogiornalismo)

Il giardino della Catena – Gli interventi messi in atto riguarderanno il ripristino degli elementi deteriorati per usura o vandalismo, l’inserimento di corrimano e parapetti lungo i percorsi della Grotta del Frate, la riapertura di un vialetto pedonale (utile oggi per un più rapido collegamento con la tramvia) e il ripristino di sedute in pietra e mosaico e dei cordoli perimetrali. Per il verde gli interventi riguarderanno la sostituzione di 23 piante morenti e l’impianto di 13 nuovi alberi: cinque ulteriori alberature contribuiranno a incrementare i contrasti di colore del giardino.

Area ex Meccanò – Il criterio seguito è quello di mantenere una parte centrale libera da poter utilizzare per installazioni o altri progetti. tre aiuole apriranno questa parte del giardino anche verso la piazza Vittorio Veneto, in corrispondenza del nuovo attraversamento pedonale della tramvia e verso il viale Lincoln; qui, con l’apertura della ‘siepe di tramontana’ sarà costituito un nuovo punto di vista privilegiato sul viale e sulle colline oltrarno, dove già era presente l’accesso principale del vecchio Chalet. La connessione con il Giardino della Catena sarà garantita da una grande apertura in corrispondenza dell’asse centrale. Saranno inoltre riproposte le siepi lungo il viale degli Olmi, in prosecuzione di quelle esistenti e lungo il semicerchio che si affaccia su piazza Vittorio Veneto.

La tettoia-Chalet – Sarà coperta ma non chiusa, inaccessibile però nelle ore serali per mezzo di una cancellata metallica. Sarà dotata di servizi igienici pubblici, monitor collegato alla rete dati, “panche intelligenti” con prese per la ricarica elettrica di cellulari e computer, noleggio di biciclette e collegamento alla rete dati. Nella tettoia sarà ci sarà uno spazio per la somministrazione di bevande e cibi confezionati. La struttura riprende la posizione e il disegno dell’antico Chalet. Sull’intera area di intervento sarà realizzato un impianto di illuminazione pubblica.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.

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