Comitato Vitabilità: ‘Cara Soprintendente, Campo di Marte non ha alcun aspetto di degrado’

Così il rendering del progetto immaginava il viale della Maratona con la parte commerciale

Ieri l’intervento della neo Soprintendente Antonella Ranaldi sul progetto di restauro dello stadio Artemio Franchi connesso alla riqualificazione del quartiere in cui si confermava la piena sintonia con il Comune. Qui la risposta del Comitato Vitabilità

Spettabile Soprintendente Ranaldi,

leggere le sue parole riportate dalla stampa locale è stata una tristezza infinita, sentir ancora parlare di Campo di Marte come area da riqualificare e migliorare è semplicemente ridicolo; in qualità di Comitato cittadino reputiamo necessarie e ineludibili alcune considerazioni e riflessioni sull’ intero progetto. Mentre nel caso del rifacimento dello stadio non c’è, da parte nostra, alcun atteggiamento ostativo trattandosi di un’opera di necessaria revisione la cui valenza estetica non è nostra intenzione giudicare, sull’ aspetto della riqualificazione del quartiere sono molti gli appunti che nel corso del degli ultimi mesi abbiamo espresso in varie forme.

Francesca Marrazza è la portavoce del Comitato Vitabilità

Il termine stesso con cui l’ Amministrazione comunale intende mettere mano al contesto urbano si presta ad un’ambiguità di fondo, in quanto con “riqualificazione” si ratifica il concetto che il percorso progettuale debba passare da uno stato presunto di degrado o quantomeno di disordine urbanistico ad una forma evoluta di equilibrio e sostenibilità. A partire dal fatto che il Campo di Marte non ha in sé alcun elemento che lo possa qualificare come degradato, questo è l’aspetto precipuo che il nostro comitato ha contestato ripetutamente attraverso presidi del territorio, raccolta di firme, partecipazione a commissioni nella Giunta comunale che hanno avuto vasta risonanza mediatica e interesse della comunità cittadina di cui, chiaramente, lei non ha sentito nemmeno parlare oppure, peggio, non le importa.

Riteniamo che l’ iniziativa più discutibile dei proponenti sia la deroga urbanistica attraverso il Piano Operativo di concedere a un soggetto privato circa 15000 mq. di terreno pubblico all’ esterno dello stadio Franchi per consentire la costruzione di un centro commerciale e di un albergo di lusso ed uffici direzionali, fatto che valutiamo del tutto incompatibile con la vocazione a polmone verde della città dell’ area del Campo di Marte, con iter operativo seguito senza il minimo coinvolgimento della popolazione con un’ evidente forzatura urbanistica che nulla ha a che vedere con il miglioramento della qualità della vita implicito in ogni percorso progettuale ma soprattutto viene meno al millantato cemento zero millantato dall’attuale amministrazione in campagna elettorale e chiesto a gran voce da tutti gli scienziati che si occupino di ambiente.

Ciliegina sulla torta a questo già inaccettabile disegno la previsione di una linea tranviaria di grande impatto sul territorio e dai costi ingenti di dubbia utilità per la rete capillare di trasporto pubblico della quale gode già la zona, anche questa fatta calare dall’alto senza un confronto con i cittadini e priva di un’adeguata valutazione di impatto ambientale, circa 400 alberi abbattuti non sono noccioline. Ma quello che più ci dispiace è che anche per Lei, Sovrintendente Ranaldi, una riqualifica o un miglioramento si ottenga solo attraverso centri commerciali e Hotel privati e suona come una beffa visto che Lei a capo della Soprintendenza, istituzione che dovrebbe tutelare l’ integrità del territorio, plauda a un progetto inutile e che snaturerà il quartiere storico più verde di Firenze. Distinti saluti

Comitato Vitabilità

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