Ranaldi: “Stadio, bel progetto. Ma per Campo di Marte si tratta di migliorare più che riqualificare”

A Margine della presentazione di Artigianato e Palazzo, la Soprintendente interviene sul restauro dell’Artemio Franchi e conferma la piena sintonia con l’amministrazione

La Sovrintendente Ranaldi durante la presentazione di Artigianato e Palazzo. Alla sua sinistra la principessa Corsini

Le curve del Franchi non possono essere abbattute, è un bene tutelato. E’ un’opera di Pier Luigi Nervi tra le più significative dal punto di vista ingegneristico. Non si può stravolgere l’opera ma occorre andare avanti nella riqualificazione con la parte dei finanziamenti confermati, a partire dal restauro. Con l’amministrazione c’è sintonia nel perseguire l’interesse verso un bene pubblico”. Quanto poi alla riqualificazione del quartiere Campo di Marte, “passa attraverso il progetto che è unito allo stadio, ma sono due parti separate. Quello che adesso è finanziato è l’intervento sullo stadio: nel progetto vincitore del concorso c’era la parte sullo stadio e quella estesa sul quartiere Campo di Marte ed è un bel progetto. Si tratta più che riqualificare di migliorare una situazione che magari è a vantaggio dello stadio stesso ma sicuramente si risente anche sul quartiere».

Ranaldi col sindaco Nardella

A margine della presentazione di Artigianato e Palazzo, la Soprintendente archeologica Antonella Ranaldi torna sul restauro “vecchio Comunale” connesso al progetto di riqualificazione di Campo di Marte per mettere alcuni punti fermi su tutta la vicenda, ma anche e soprattutto per sottolineare la vicinanza con l’amministrazione. Dato del tutto nuovo questo visti i rapporti piuttosto burrascosi tenuti dal precedente soprintendente Pessina col Comune. Attualmente la situazione è al palo. Dal Governo non arrivano segnali particolari, mentre i tempi si riducono sempre più per trovare quei famosi 55 milioni di euro del Pnrr bloccati dalla UE e la gara va avanti. Entro il 13 giugno  il Comune dovrà avere in cassa gli oltre 170 milioni. Sospendere o cambiare gara ora farebbe perdere il tempo necessario a restare nei confini del cronoprogramma per non perdere gli altri fondi. “Vedremo quello che succederà – dice ancora Ranaldi -. La parte del finanziamento del ministero, che è la più consistente, è confermata. Quindi l’intervento a partire dal restauro e dalla liberazione di tutti gli interventi più recenti quello verrà sicuramente realizzato. É messo in discussione forse il completamento di tutto l’intervento, ma credo, non è neppure compito mio, che le amministrazioni siano sensibili sul tema.  L’accordo e la concorrenza con le amministrazioni pubbliche è un dovere:  dal dialogo e dal misurare anche posizioni diverse, finora non è accaduto, si trae arricchimento e i rapporti con l’amministrazione comunale sono ottimi perché perseguiamo lo stesso fine, la tutela del bene pubblico”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.

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