Coronavirus, Giachi in Consiglio: “Ci è chiesto coraggio e senso di comunità”

L'ultima seduta del Consiglio a porte chiuse nel Salone dei Cinquecento

Una task force di tutte le forze politiche rimarrà convocata in maniera permanente. Campagna informativa pressante, smart working, locandine negli esercizi commerciali, sospensione di sfratti e sgomberi gli altri provvedimenti per fronteggiare l’emergenza
La comunicazione di Cristina Giachi

Una task force di tutte le forze politiche convocata in maniera permanente che possa collaborare, monitorare, proporre, suggerire ed essere aggiornata su come si evolve l’andamento Coronavirus in città. Il Comune scende nuovamente e pesantemente in campo contro il Covid-19 nella seduta più breve del Consiglio Comunale, svoltasi nel Salone dei Cinquecento, e a porte chiuse che individua anche quale sarà il comportamento dell’Istituzione soprattutto nel campo della prevenzione al diffondersi di nuovi casi attraverso una lunga e dettagliata comunicazione affidata al vicesindaco Cristina Giachi (il sindaco Dario Nardella è in isolamento volontario a casa dopo essere stato in contatto nei giorni scorsi con il segretario del Pd Nicola Zingaretti, poi risultato positivo).

La seduta di Consiglio nel Salone dei Cinquecento

Ma ecco le misure adottate: una campagna di comunicazione più chiara ed esplicita delle norme stringenti contenute nell’ultimo DPCM attraverso il sistema di allertamento telefonico; già da stasera partirà un messaggio registrato che darà informazioni e rinvierà ai luoghi in cui informarsi dettagliatamente. Verranno poi predisposti locandine e manifesti da esporre obbligatoriamente con ordinanza del sindaco in tutti gli esercizi commerciali con il dettaglio delle prescrizioni. Per quanto riguarda i dipendenti comunali verrà incentivata la possibilità dello smart working, oltre alla diffusione di dispositivi di protezione per potere tenere aperti gli uffici.

D’accordo con la Prefettura infine è stato deciso un momento di moratoria sugli sfratti e gli sgomberi, perché come ha sottolineato Giachi “in questa fase particolare di tenere le persone a casa sarebbe un controsenso metterle fuori: che però non vuol dire disconoscere il diritto dei proprietari di liberare le abitazioni occupate. Cambia la messa in pratica in un momento in cui le priorità e le emergenze della comunità sono altre ed è necessario mantenere un livello di tranquillità sociale il più alto possibile”.

Giachi ha quindi fatto il punto sulla situazione situazione Coronavirus in città: a oggi sono 55 i casi di contagio confermati, 231 persone in isolamento in quarantena oltre agli isolamenti fiduciari che non sono quantificabili perché comunicati direttamente alla Asl. Dal punto di vista sanitario i provvedimenti più urgenti sono due: il reperimento di ulteriori posti letto che si ritengano eventualmente necessari, soprattutto in terapia intensiva, e le modalità per tenere separati gli ammalati normali dai contagiati da Covid-19.

Il Comune poi, oltre a partecipare regolarmente alle riunioni dell’Unità di crisi in Regione che ormai si svolgono soltanto “in remoto”, di concerto con Anci è impegnato a chiedere chiarimenti sui provvedimenti del Governo che richiedano un supplemento di attenzione. “Siamo in una fase – ha aggiunto il vicesindaco – in cui è chiesto a tutti con grande senso di responsabilità di avere molta pazienza, di limitare gli spostamenti anche personali fuori da casa e soprattutto di limitare comportamenti irresponsabili come avvenuti anche nella nostra città nelle ultime ore. Ora si passa dalla fase di stordimento per le misure a quella di controllo e di applicazione severa del Decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri. E’ un tempo in cui è chiesto coraggio, senso della comunità e non dell’interesse esclusivamente proprio: perché siamo individui che vivono prima di tutto nella collettività. Noi membri delle istituzioni dobbiamo trasmettere questo concetto con molta chiarezza: è un momento in cui lo spirito di corpo deve vincere su qualsiasi altra considerazione”.

A livello economico il Comune si farà portatore delle richieste delle diverse categorie. Per quanto riguarda i servizi a tariffa, quelli educativi non fruiti in questa fase (nido, mensa trasporto) non saranno pagati. Mercoledì mattina poi in teleconferenza con il sindaco Nardella verranno raccolte tutte le istanze delle forze sociali da veicolare ai diversi tavoli sui quali l’amministrazione è attualmente impegnata. “Voglio rivolgere la nostra gratitudine – ha concluso Giachi – al personale sanitario. L’emergenza rimane, non sappiamo quale sarà l’evoluzione nelle prossime ore: dobbiamo essere pronti a decisioni anche più drastiche, anche rispetto a quelle attuali già molto stringenti. Voglio rivolgere anche un appello al senso di responsabilità e di attenzione, soprattutto per i più giovani che sembrano aver bisogno di un supplemento di motivazione”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.