Coronavirus, salta il Calcio Storico: se possibile si giocherà a settembre

Il giorno di Pasqua, come da tradizione, però si terrà il sorteggio. Ma questa volta sarà a Palazzo Vecchio nel Salone dei Cinquecento. Vannucci e Pierguidi: “Firenze vuole guardare all’ottimismo”

Niente Calco Storico a giugno, causa emergenza Coronavirus. Il Torneo che si svolge ogni anno in piazza Santa Croce e si conclude il 24 giugno, festa di San Giovanni Battista patrono della città, potrebbe svolgersi il prossimo mese di settembre, se ci saranno le condizioni.

Intanto però Domenica alle 11.15, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, si terrà il sorteggio alla presenza del sindaco Dario Nardella, dell’assessore alle Tradizioni popolari Andrea Vannucci, del presidente del Calcio storico fiorentino di Firenze Michele Pierguidi, del direttore del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina Filippo Giovannelli e dei capitani dei quattro Colori.

“Ci siamo riuniti con i presidenti dei quattro Colori – hanno detto Vannucci e Pierguidi – e abbiamo valutato che non ci sono le condizioni perché il Torneo si svolga a giugno per i limiti imposti all’attività sportiva dilettantistica a causa del Coronavirus. Da parte nostra c’è tutta l’intenzione a valutare il rinvio a settembre, ammesso che ci siano le condizioni per disputare le partite. Il Calcio storico è una festa per la città e Firenze merita di vivere questa tradizione storica, che fa parte del Dna della nostra comunità, come è abituata a vivere. Abbiamo deciso di fare il sorteggio come sempre il giorno di Pasqua perché Firenze non si ferma e vuole guardare al futuro con ottimismo”.

Che poi hanno aggiunto:  “Nel 1530 la nostra città affrontò l’assedio da parte delle truppe imperiali. Fu un evento infausto ma Firenze resistette. Oggi siamo in guerra con il Covirus-19, stiamo combattendo con un virus, ma oggi come in passato Firenze non molla. Ce la faremo e torneremo tutti in piazza Santa Croce a tifare ognuno per il proprio Colore”. 

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.