Firenze conserverà l’archivio di Radio Cora

Nardella: “Fu decisiva per consentire a partigiani ed alleati di avere il consenso dei cittadini e respingere gli occupanti nazi-fascisti”

L’archivio comunale di via dell’Oriuolo conserverà le memorie di Radio Cora, che dall’inizio del 1944 e fino a due mesi prima della Liberazione della città fornì informazioni sulle attività delle truppe nazi-fasciste ai comandi alleati.

Il monumento a Radio Cora in piazza D’Azeglio

Ad annunciarlo è stato il sindaco Dario Nardella durante la commemorazione del 75° anniversario della insurrezione avvenuta l’11 agosto del 1944.

Cora era l’acronimo di Commissione Radio, l’organismo creato dal Servizio Informazioni del Partito d’Azione diretto da Carlo Ludovico Ragghianti ed Enrico Bocci. La Radio Cora, guidata dallo stesso Bocci e dal capitano dell’Aeronautica Italo Piccagli, fu una di queste commissioni che per circa cinque mesi tenne i contatti da Firenze con il comando alleato di stanza a Bari.

Il 7 giugno 1944 i nazisti individuarono la ricetrasmittente in piazza D’Azeglio e irruppero in un appartamento di un palazzo al civico 12 dal quale Radio Cora stava trasmettendo. Enrico Bocci, Carlo Campolmi, Guido Focacci, Franco Gilardini e Gilda Larocca che si trovavano all’interno furono tutti arrestati e portati a Villa Triste.

Nelle ore successive venne arrestato anche il capitano Italo Piccagli che si consegnò ai tedeschi sperando di scagionare gli altri. L’ufficiale, i quattro paracadutisti inviati dall’8° Armata per rafforzare il gruppo clandestino di Radio CORA e un ignoto partigiano cecoslovacco furono poi fucilati nei boschi di Cercina il 12 giugno 1944. La stessa sorte toccò anche ad Anna Maria Enriques Agnoletti, per la sua attività di cattolica impegnata con i  “cristiano-sociali” nella Resistenza.

Giuliano Calcini, allora, il Comandante Nelson della brigata Giustizia e Libertà, con una piccola radio ricetrasmittente riuscì a continuare l’attività di trasmissione per gli alleati. Adesso il figlio Federico ha deciso di donare al Comune quella radio e una serie di documenti cartacei originali, alcuni olografi, che verranno conservati e valorizzati appunto nell’archivio di via dell’Oriuolo utilizzandoli nei progetti che saranno realizzati in collaborazione con le scuole. “Radio Cora – dice Nardella – fu decisiva per consentire alle forze partigiane e agli Alleati di conquistare il consenso del popolo fiorentino e respingere gli occupanti nazi-fascisti”.

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