Franchi, via ai lavori per la sicurezza ma non è inagibile

Nel nuovo stadio previsti 25.000 metri quadrati di commerciale fra dentro e fuori. Gli interventi partiti oggi (2 milioni) riguardano la manutenzione straordinaria, a questi seguirà il miglioramento sismico. Nardella: “Sul restyling andiamo fino in fondo”

Il sindaco Nardella osserva l’avvio dei lavori di manutenzione straordinaria allo stadio (foto di Luca Grillandini)

Partiti questa mattina i lavori di manutenzione straordinaria dello Stadio Artemio Franchi sotto la Maratona, nella parte più vicina, alla Curva Fiesole, che si svilupperanno lungo le prossime settimane e i prossimi mesi. Interventi importanti per un importo di 2 milioni di euro che non si limiteranno soltanto alla verifica e al consolidamento di alcune parti delle strutture in cemento armato che avevano portato alla caduta di qualche calcinaccio ma riguarderanno anche i problemi statici.

Una occasione anche per fare il punto della situazione attraverso un sopralluogo che ha coinvolto il sindaco Dario Nardella, accompagnato tra gli altri dallo staff della Direzione comunale Servizi tecnici, dall’assessore allo sport Cosimo Guccione e dal presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi, ma ha anche fatto registrare la totale assenza della dirigenza della Fiorentina.

“Avevamo detto – ha esordito – che avremmo iniziato i lavori a febbraio e li stiamo iniziando. Il nostro obiettivo è che lo stadio possa essere tenuto sempre meglio e che gli interventi di manutenzione straordinaria lo rendano fruibile al massimo. Sono abbastanza contento perché adesso abbiamo un quadro chiaro, definito e completo degli interventi da effettuare”. Franchi dunque non solo dunque come un’opportunità, ma anche un dovere perché “Questo stadio è un monumento dello sport, non solo del calcio; è la casa della Fiorentina e noi andremo avanti con il progetto di riqualificazione sia dello stadio che di tutto il quartiere. Si tratta di un progetto ambizioso del valore di mezzo miliardo di euro, la metà dei quali sono stati già reperiti, e che ci aiuterà anche a produrre nuovi posti di lavoro. Qualunque altra soluzione sul nuovo stadio siamo pronti a valutarla, ma questo non toglie il fatto che sul restyling del Franchi andiamo fino in fondo”.

Nardella ha voluto nuovamente ribadire che lo stadio è sicuro e che la capienza attuale è di 1.000 spettatori perché così impongono le regole anti-Covid. Quando l’emergenza sarà passata i tifosi (oggi presenti con una delegazione) potranno tornare a tifare nella loro casa naturale. La radiografia di tutto lo scheletro dell’impianto commissionata all’Università dunque servirà per avere chiaro lo stato di salute dello stadio e per prevenire qualsiasi problema di sicurezza statica dovesse eventualmente insorgere.

La seconda fase dei lavori al Franchi riguarderà, invece, il miglioramento sismico e sarà realizzata nel 2022 e 2023: “Abbiamo deciso di impegnare 7 milioni di euro in questo ulteriore passaggio – ha aggiunto -. Quando lo stadio è nato non esisteva la certificazione del miglioramento sismico, è un’esigenza nuova stabilita dalla legge che noi dobbiamo soddisfare per quanto riguarda lo stadio. Complessivamente quindi abbiamo un impegno di circa 9milioni di euro di lavori che sono cominciati oggi”. L’obiettivo quindi è di iniziare i lavori del nuovo Franchi nel 2024 entro la fine del secondo mandato amministrativo.

Quanto al capitolo commerciale, nel Documento unico di programmazione è stata anche prevista la possibilità di realizzare fino a 15mila metri quadri per attività fuori dallo stadio (più o meno l’area dei campini), oltre a circa 8-10mila metri quadri che sono recuperabili all’interno. Spetterà al concorso internazionale trovare l’idea giusta di ristrutturazione di tutto lo stadio, compresi la copertura, le nuove curve non più abbattute ma avvicinate al campo di gioco, i nuovi servizi e gli spazi commerciali all’interno e all’esterno. “Coinvolgeremo anche le associazioni di tifosi – ha concluso Nardella – Raccoglieremo i suggerimenti e le indicazioni utili per progettare uno stadio che sia a misura di tifoso perché questo deve essere l’obiettivo del nuovo Franchi”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.