Giani: “Olimpiadi 2032? Facciamole in Toscana e in Emilia Romagna”

E dopo la proposta Firenze-Bologna il sindaco Nardella rilancia: “Le due città insieme possono diventare il terzo polo italiano”

Olimpiadi 2032 tra Firenze e Bologna? Una grande idea che potrebbe diventare ancora più grande se si allargasse l’orizzonte dalle due splendide città alla Regione Toscana e all’Emilia Romagna.

Il Presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani

Lo sostiene il Presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani che ieri a Palazzo Vecchio, a margine della conferenza stampa per i 115 anni del Gonfalone e della Famiglia di Palazzo, ha rilanciato la proposta fatta dal sindaco Dario Nardella al suo collega bolognese Virginio Merola allargandola però a tutto il territorio di riferimento e non soltanto alle due città capoluogo di regione.

Un vecchio pallino quello del numero uno di Palazzo del Pegaso che già tre anni fa, dopo lo stop alla candidatura di Roma 2020 dato dalla Giunta Raggi, aveva proposto Firenze 2024. Ma che oggettivamente era poco praticabile. Adesso invece la possibile alleanza fra le due regioni potrebbe portare a qualcosa di più di un semplice pour-parler.

“Più che tra Firenze e Bologna – conferma Giani – vedo un’alleanza fra Toscana ed Emilia Romagna perché ritengo che tanti sport d’acqua presenti ai giochi olimpici dovrebbero essere fatti nella nostra incomparabile costa. Quindi dico: bravo Dario, l’idea di Firenze 2032 è bella ma sposiamo la Toscana nella sua interezza con l’Emilia Romagna e le gare d’acqua facciamole sulla costa. Pensate a cosa potrebbero essere le gare di vela a Punta Ala o quelle di nuoto sulla lunga distanza all’Argentario. Potrebbe essere davvero una bella operazione”.

Dario Nardella

Nardella ha già incassato i sì dei governatori Enrico Rossi e Stefano Bonaccini, svela di aver già parlato anche con il presidente del Coni Malagò il quale gli ha fatto presente tutto il cammino da percorrere.

“Manca ancora tanto tempo – spiega il primo cittadino fiorentino -, io ho lanciato un’idea che non è però un progetto articolato ma serve per mettere in risalto tutte le potenzialità di un asse Firenze-Bologna che si può costruire non solo sui grandi eventi ma anche sulla promozione economica, sulle infrastrutture, sulle politiche ambientali, sullo sviluppo del territorio. Firenze e Bologna insieme possono diventare il terzo grande polo italiano, quello delle eccellenze e del Made in Italy, che si frappone tra la capitale finanziaria Milano e quella politica Roma. Credo che l’Italia possa riprendere questa ambizione di ospitare i Giochi. So bene che una idea come questa deve esser discussa e condivisa con il Governo e con il Coni. Lo faremo con molta calma. Con Malagò avremo modo di incontrarci per capire la fattibilità concreta di un progetto del genere, speriamo che adesso non venga tirato per la giacchetta da nessuno anche perché trovo positivo che una proposta del genere nasca dai territori”.

E sposa l’idea di Giani: “Sono molto d’accordo con la sua posizione – aggiunge Nardella -. Firenze e Bologna devono costituire un asse dove poi si costituiscono sistemi regionali. Stamattina mi ha chiamato il sindaco di Ravenna il quale giustamente dice che un asse del genere dovrà avere uno sbocco sul mare. Le nuove candidature Cio prevedono sistemi territoriali e non singole città, quindi è opportuno che si parli non solo dei due capoluoghi ma dei due sistemi regionali. L’osservazione di Giani è assolutamente da raccogliere. Spero pure che il mondo dell’economia possa rispondere in maniera positiva. Trovo anche positivo l’atteggiamento dei Cinque Stelle, che non hanno chiuso la porta ma hanno mantenuto un filo di disponibilità”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.