Giorgio contro Baccelli: “Gli aumenti  bus e tramvia sono inaccettabili”

L’assessore all’ambiente del Comune chiede poi con confronto col collega ai trasporti della Regione e con AT. “Lega: più vigore di Nardella su Giani”. M5S: “Servizio scadente, bizzarra la richiesta di un confronto”

L’aumento del costo dei biglietti di Autolinee Toscana è inaccettabile senza un miglioramento del servizio, alla luce dei disagi che vivono gli utenti della città”. Il ritocco al rialzo dal 1° agosto delle tariffe di Autolinee Toscane e tramvia deciso dalla Regione (https://www.lamartinelladifirenze.it/aumentano-i-biglietti-ma-le-corse-continuano-a-saltare-dal-1-agosto-170-su-bus-e-tramvia/) provoca un duro scontro fra l’assessore all’ambiente del comune di Firenze Andrea Giorgio e il collega regionale ma ai trasporti Stefano Baccelli in quella che sembra profilarsi a tutti gli effetti come l’ennesima aspro confronto all’interno di un Pd che non riesce a trovare pace e soprattutto unità politica.

Andrea Giorgio

“Capiamo le esigenze legate al post-Covid – attacca Giorgio -che hanno alterato i piani finanziari ma siamo da mesi in attesa che AT garantisca un servizio più efficiente con gli autobus e i miglioramenti sono troppo lenti mentre invece aumentano i biglietti e gli abbonamenti”. Giorgio ricorda come Firenze in questo momento stia lavorando molto per un modello di trasporti sostenibile, per collegare con le tramvie nuove parti di città e i comuni limitrofi, sopportando i disagi dei cantieri, realizzando le ciclabili e investendo sullo sharing, destinando risorse  incentivi per gli utenti. Ma punta anche il dito contro Autolinee Toscane “I disagi dovuti alle difficoltà di AT – sottolinea ancora – ostacolano e sono fastidiosi per i cittadini che non possono contare su un servizio all’altezza. È evidente come la causa dei disservizi non siano i cantieri: le irregolarità del servizio di AT sono iniziate ben prima. Il Comune peraltro si era offerto di finanziare un potenziamento del servizio sulle linee interessate dai cantieri, ma da AT ci è stato detto che non sarebbero stati in grado di farlo per la mancanza di autisti. Vogliamo una città più vivibile e il trasporto pubblico ne è un pezzo fondamentale. Chiediamo all’assessore regionale Stefano Baccelli e ad AT un confronto urgente sulla qualità del servizio” conclude l’assessore”.

Federico Bussolin con Susanna Ceccardi

Di “mazzata inaccettabile” parla la Lega Salvini col capogruppo Federico Bussolin. Che poi attacca frontalmente Nardella: “Con un servizio di trasporto pubblico in evidente difficoltà – sottolinea – con corse salate e ritardi che, a volte, superano anche i 60 minuti, ci saremmo aspettati come minimo lo sconto temporaneo sul prezzo dei biglietti, almeno finché i cantieri non saranno terminati. Iniziative come Firenze TPL+ sono positive ma, leggendo fra le righe, non rappresentano un aiuto complessivo e strutturato per le famiglie. Se da un lato Regione Toscana prova a lavarsene le mani dimenticando di aver stipulato il contratto di servizi, dall’altro lato ci saremmo aspettati maggior vigore da parte del Sindaco di Firenze nei confronti del Presidente Giani contro questa stangata. Ha per caso rappresentato il malcontento dei fiorentini in questa ipotesi? Perché se il Covid rappresentava un motivo per rinviare l’aumento dei prezzi, anche l’aumento del costo della vita causa inflazione lo è”. 

Sorpreso infine dal silenzio dell’assessore alla mobilità del Comune Stefano Giorgetti è invece Roberto De Blasi, capogruppo M5S a Palazzo Vecchio. “Ma – avverte – ancora più bizzarra è la richiesta di Giorgio di un confronto con l’assessore regionale Stefano Baccelli e Autolinee Toscane sulla qualità del servizio che risulta assolutamente scadente e non conforme alle aspettative degli utenti, non per responsabilità delle autiste e degli autisti, ci teniamo a ribadirlo ma a causa della disorganizzazione dei cantieri in città al quale si aggiungono condizioni di lavoro precarie e per certi versi indecenti. È inutile chiedere confronti a decisioni già prese. Possibile che la giunta Nardella non fosse a conoscenza dell’aumento dei biglietti che è inaccettabile senza un miglioramento del servizio?”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.