I dehors restano fino al 2025, slitta la rivoluzione promessa dal Comune

Soddisfazione di Confartigianato, ma TNI Ristoratori esprime dubbi sull’esclusione di panifici e pizzerie a taglio. “Bisogna tenere conto anche della differenza tra avere uno spazio in centro e uno in periferia”

I dehors attualmente autorizzati dal Comune di Firenze potranno rimanere ancora 2 anni, ovvero il tempo necessario ai tavoli tecnici di Comune e Soprintendenza a svolgere lo studio che non è stato possibile fare durante il Covid.  La rivoluzione tanto sbandierata dunque non ci sarà. L’atto di rinnovo del protocollo di intesa con la Soprintendenza sarà a breve sottoscritto e darà l’avvio ad un iter approfondito di confronto fra le parti per condividere le linee sull’utilizzo del suolo pubblico per il ristoro all’aperto e individuare eventuali proposte di modifiche sostanziali alle attuali disposizioni normative in materia.

L’assessore Giovanni Bettarini

Con la medesima delibera di giunta con cui è stato approvato il testo dell’accordo, è stato stabilito che tutti i titoli concessori in essere relativi a dehors ordinari rimarranno automaticamente validi per altri 24 mesi per permettere ai tavoli tecnici di lavorare. Quindi le concessioni in scadenza il 14 marzo 2023 conserveranno la loro validità fino al 14 marzo 2025, senza che i titolari delle stesse debbano presentare alcuna istanza all’amministrazione comunale, mentre per tutti i titolari di concessioni per dehors ordinari per il solo periodo estivo, scaduti il 15 novembre 2022, viene disposta una procedura di rinnovo semplificata. 

Ridisegnare gli spazi pubblici della città significa dare a Firenze un nuovo volto – ha detto l’assessore Bettarini –: a causa del Covid non abbiamo avuto il tempo. Ora insieme alla soprintendenza studieremo il modo migliore per adattare i dehors all’arredo urbano e valuteremo le migliorie da fare. Ringrazio la soprintendente Antonella Ranaldi per la disponibilità dimostrata su un tema importante come questo. Ritengo che possiamo arrivare ad un nuovo regolamento per i dehors ordinari già entro un anno”. 

I circa 800 dehors autorizzati a Firenze (di cui quasi 700 autorizzati per tutto l’anno e un centinaio con permesso da marzo a novembre), in scadenza il 14 marzo 2023 potranno rimanere per altri due anni (in automatico quelli autorizzati per tutto l’anno e con una procedura semplificata gli altri ordinari installati da marzo a novembre). Nel frattempo il Comune e la Soprintendenza avvieranno i tavoli tecnici che non è stato possibile svolgere per la lunga emergenza del Covid e studieranno le regole future per l’uso del suolo pubblico a Firenze.

Soddisfazione per la concessione della proroga è stata espressa da Confartigianato Firenze. : “Il Comune – commenta il segretario generale Jacopo Ferretti – ha dimostrato di ascoltare il tessuto produttivo e imprenditoriale della città e di voler sostenere concretamente i locali e il mondo della ristorazione, che tanto ha sofferto in questi anni. Una scelta positiva, la condividiamo in toto, in attesa di far parte del tavolo per la nuova determinazione delle regole. Bene, inoltre, la procedura semplificata per la prossima di sedie e tavolini”. Per TNI Ristoratori bene il rinnovo dei dehors ma restano alcune criticità come l’esclusione di panifici e pizzerie a taglio, che non possono mettere i tavolini all’aperto, diversamente dalle gelaterie. “Se la legge è uguale per tutti – dice il presidente Raffaele Madeo – questa discriminazione va superata. Aspettiamo di tornare al tavolo per confrontarci con l’amministrazione: ci sono tanti casi particolari, perciò il piano dei dehors va studiato e affrontato via per via e tenendo conto della differenza tra avere uno spazio all’aperto in pieno centro o in periferia. I bar e ristoranti delle periferie sono svantaggiati rispetto ai flussi turistici e sostengono in proporzione maggiori costi”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.