I “Lupi in arrivo” vogliono più rispetto per natura e ambiente

Nelle due installazioni dell’artista cinese Liu Ruowang, davanti a Palazzo Pitti e in piazza Santissima Annunziata, la risposta rabbiosa della natura all’atteggiamento predatorio degli uomini

Se l’uomo non la smetterà con gli eccessi del progresso e non riconsidererà il suo rapporto con la natura e con l’ambiente, rinsaldandolo fortemente, è destinato ad essere invaso da lupi famelici: potente allegoria della risposta della natura stessa alle devastazioni e al comportamento predatorio e scellerato degli esseri umani. E’ il forte messaggio che arriva dalle due installazioni dell’artista cinese Liu Ruowang che da stamani e fino al 26 ottobre prossimo sono posizionate davanti all’ingresso principale di Palazzi Pitti e in Piazza Santissima Annunziata, luoghi simbolo dell’Umanesimo.

Da sinistra il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, Eike Schmidt e il sindaco di Firenze Dario Nardella

Ma il minaccioso branco, composto da ben 100 fusioni in ferro ciascuna del peso di 280 chilogrammi, è anche una potente riflessione sui valori della civilizzazione, sulla grande incertezza in cui viviamo oggi resa ancora più evidente dagli effetti drammatici della pandemia da Covid-19 e sugli effettivi rischi di un annientamento irreversibile del mondo attuale.

“Lupi in arrivo”, questo il titolo della performance, è dunque una critica molto dura e molto forte nei confronti di un mondo votato all’autodistruzione e proprio i lupi rappresentano un appello disperato alla salvaguarda ambientale di tutto il pianeta. Un branco che sembra voler attaccare un impotente guerriero, ma forse ancora spera in un cambiamento radicale dove infine sia ristabilito il naturale equilibrio delle cose.

Tommaso Sacchi fra de Magistris e Nardella

“I lupi ci attaccano o siamo piuttosto noi ad attaccarli? Può esserci invece un equilibrio durevole tra noi e loro e in generale tra uomo e natura? Questa imponente installazione che invade due delle piazze più suggestive e caratterizzanti di Firenze –spiegano il sindaco Dario Nardella e l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi – ci induce a riflettere sul rapporto ancestrale che ci lega alla parte più animalesca dell’uomo e dall’altro conferma Firenze come città d’elezione in Italia per l’arte pubblica: per noi è un onore e un dovere, pur in un momento economicamente difficile a causa della pandemia, continuare nel solco dell’esposizione della migliore arte contemporanea in dialogo con l’anima rinascimentale della città”.

I Lupi davanti all’Ospedale degli Innocenti

Ma la mostra, organizzata da Matteo Lorenzelli, titolare della omonima galleria d’arte di Milano, vuole anche instaurare un legame fisico, intellettuale e anche ludico con i cittadini stimolandone la curiosità e la partecipazione. “Il branco di lupi che si accinge ad entrare nel palazzo attraverso il portone centrale – aggiunge il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt ci ricorda immediatamente il cupo contrattacco della natura ne ‘Gli uccelli’ di Alfred Hitchcock. È la metafora del rapporto uomo/natura. Con essi avremo molti mesi per pensare a come contribuire al rispetto degli equilibri del pianeta”.

La mostra è stata presentata questa mattina nella Sala Bianca di Palazzo Pitti alla presenza tra gli altri di Luigi de Magistris, sindaco di Napoli che li ha ospitati fino a questo momento. “Giunsero da noi – ricorda il primo cittadino partenopeo – in autunno inoltrato e li accogliemmo nella grande piazza Municipio, pronti a sollecitare il dovere morale di tutelare l’ambiente e custodirlo in buona salute per le generazioni che verranno. Ci hanno poi osservato per tutta quest’amara primavera con i loro musi un po’ cattivi perché devono difendersi, incalzandoci a cercare un rapporto più equilibrato con la natura: con l’auspicio che non dovranno più temere gli esseri umani”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.