Il Cuore di Firenze batte per il Villaggio Montedomini

Il 10 settembre torna l’appuntamento in piazza Duomo con la cena di beneficenza che quest’anno avrà come obiettivo supportare la realizzazione di un’area con piccoli appartamenti per anziani a sostegno della fragilità

Un sostegno per la realizzazione del “Villaggio Montedomini” dove dare agli anziani occasioni di vita autonoma e di confronto con le giovani generazioni. E’ questa la nuova scommessa lanciata dal “Cuore di Firenze” che torna a invitare i fiorentini alla cena di beneficienza in programma per la seconda volta in piazza Duomo il 10 settembre alle 20. (Info e prenotazioni: https://www.ilcuoredifirenze.org/. I partecipanti dovranno arrivare con 15 minuti di anticipo muniti di certificato vaccinale, Green Pass con esito di tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti). L’evento, arrivato alla sua quarta edizione e presentato dal bravo Stefano Baragli, è realizzato in collaborazione tra Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze, Montedomini, Fondazione Santa Maria Nuova Onlus e Istituto degli Innocenti: una squadra che unisce le proprie forze per dare nuovamente vita al più importante evento di beneficenza dell’anno. Quest’anno l’obiettivo è di contribuire al recupero di una superficie che diventerà il cuore pulsante della storica casa di riposo fiorentina a sostegno della “fragilità”. 

La presentazione a Palazzo Vecchio

All’interno della struttura di Montedomini un’area sarà destinata alla creazione di piccoli appartamenti per anziani dove saranno proposti progetti di vita indipendente, coesione ed integrazione sociale grazie anche al coinvolgimento di ragazzi che saranno chiamati a raccogliere ed esporre, tramite pillole video, esperienze e racconti, la vita degli ospiti di Montedomini. “Nel Villaggio – ha detto l’assessore a Welfare Sara Funaro – i nostri anziani potranno anche essere protagonisti di progetti di vita indipendente, che promuovono la coesione e l’integrazione sociale. Fa piacere vedere che la città e tante realtà, pubbliche e private, sostengono la realizzazione di questo progetto dedicato agli anziani di Montedomini”. La struttura fa parte del programma di mandato dell’amministrazione Nardella.

Nel corso degli anni “Il Cuore di Firenze” è riuscito a donare defibrillatori alle scuole (gli ultimi 30 verranno consegnati in occasione della conferenza stampa), raccogliere fondi per una struttura dell’Istituto degli Innocenti (Casa Bambini), sostenere l’acquisto di macchinari e dispositivi medici per l’Azienda Sanitaria Toscana Centro tramite la Fondazione Santa Maria Nuova Onlus per l’emergenza Coronavirus. “ “Il Villaggio – aggiunge Luigi Paccosi, presidente di Montedomini –  dovrà essere un ambiente confortevole, accessibile, sicuro, collocato in prossimità di servizi sociosanitari a sostegno della fragilità e rappresenterà un modello innovativo nella rete dei servizi assistenziali per anziani, a supporto della domiciliarità, della prevenzione e dell’assistenza. Siamo felici di poter parlare di questo nostro importante progetto alla città grazie a un evento che è capace di coinvolgere tante diverse realtà pubbliche, private e del mondo del volontariato e di mostrare la generosità dei fiorentini”.

Quest’anno la solidarietà, come ha notato giustamente la presidente dell’Istituto degli Innocenti Maria Grazia Giuffrida, ha come voluto dare il via a una a una bella staffetta di generosità che abbraccia le diverse generazioni. Anche perché in questo particolare momento in cui la pandemia fa ancora molto timore, sono proprio le fasce più deboli a soffrire sia la paura del contagio che per il distanziamento sociale dai propri affetti. Claude Benassai, ideatore con Luigi Paccosi e coordinatore dell’evento, conclude: “Per esprimere il concetto che mi ha spinto ad unire nel 2018 le Istituzioni fondative della Carità, mi sono ispirato alla risposta che l’antropologa Margaret Mead diede alla domanda di un giovane studente suquale fosse il primo segno di civiltà in una cultura: la risposta fu che aiutare qualcun altro nelle difficoltà è il punto preciso in cui la Civiltà inizia”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.