Il ‘Gigante Nascosto’ di Tommaso Landucci è il miglior film del 40° ValdarnoCinema

Una immagine di Caveman - Il gigante nascosto

La pellicola racconta la creazione di una delle opere più affascinanti dello scultore Filippo Dobrilla. Svelato il manifesto della seconda edizione del Fán Huā Chinese Film Festival dal 20 al 23 ottobre al cinema La Compagnia

È “Caveman, il gigante nascosto” di Tommaso Landucci – che racconta la creazione di una delle opere più ambiziose e affascinanti dello scultore toscano Filippo Dobrilla, Il gigante dormiente realizzato a 650 metri di profondità in una grotta delle Alpi Apuane – ad aggiudicarsi il Premio Marzocco per il miglior film del 40° ValdarnoCinema Film Festival che si è concluso ieri a San Giovanni Valdarno (Arezzo). Il premio è stato assegnato dalla giuria composta dal regista Duccio Chiarini; Simone Emiliani, giornalista e critico cinematografico e Donatella Pascucci, della Direzione Cinema del Ministero della Cultura con la seguente motivazione: “Per la complicità e discrezione con cui il regista ha creato un ritratto umano e d’artista che resta addosso e commuove e per la generosità con cui Filippo Dobrilla ci ha aperto il suo mondo”.

Il cinema Masaccio nella foto di Filippo Romanelli

Il premio Marzocco per il miglior film cortometraggio in assoluto è andato a “Ofelia” di Pierfrancesco Bigazzi, regista di San Giovanni Valdarno, sulla storia di Ofelia, protagonista nonna del regista e memoria vivente di una famiglia intera. La giuria ha inoltre assegnato i seguenti premi: il premio “Amedeo Fabbri” alla migliore interpretazione maschile per i cortometraggi a Peter Mullan per “Don vs lighting” di Big Red Button, e per i lungometraggi a  Riccardo Lanzarone del film “La grande guerra del Salento” di Marco Pollini. Il Premio “Amedeo Fabbri” alla migliore interpretazione femminile a Khadija Jaafari per “Californie” di Alessandro Cassigoli e Casey Kaufmann per i lungometraggi e a Giulia Melillo per il cortometraggio “Bertie mi ha scritto una poesia” di Vittoria Rizzardi Penalosa. 

Il premio “Banca del Valdarno”, al film capace di mettere in risalto i valori della cooperazione e della solidarietà, è stato assegnato a “Il fronte che unisce” di Zorba Brizzi. Tra gli altri riconoscimenti:  il premio “Cineclub Fedic Sangiovannese” intitolato a Luciano Becattini, al miglior film diretto da registi nati o residenti in Toscana è stato assegnato a “Caveman, il gigante nascosto” di Tommaso Landucci; il Premio Diari di Cineclub per il miglior film è stato assegnato a “Ma nuit” di Antoinette Boulat; il premio “Franco Basaglia” è stato assegnato al cortometraggio “Ofelia” di Pierfrancesco Bigazzi e infine il premio A.N.P.I, assegnato dal direttivo della sezione A.N.P.I Valdarno a “Il fronte che unisce” di Zorba Brizzi, miglior film capace di rappresentare i valori storici e ideali dai quali è nata la Costituzione della Repubblica Italiana.

Una pellicola di fiori colorati a simboleggiare la variegata produzione di opere cinematografiche che si sta sviluppando in Cina è invece l’immagine che campeggia sul manifesto della 2/a edizione di Fán Huā Chinese Film Festival, unica rassegna di cinema cinese presente in Toscana e tra le poche manifestazioni del genere in Italia, che si terrà da giovedì 20 a domenica 23 ottobre al cinema La Compagnia di Firenze. In programma quattro giorni di film dedicati alla Cina di oggi raccontata attraverso lo sguardo di registi e registe tra film campioni d’incasso, indipendenti e per famiglie, e due grandi capolavori del passato. Il manifesto riprende il titolo della rassegna, letteralmente, Una varietà di fiori che sbocciano”, che fa riferimento, con un’immagine poetica, alla florida e variegata produzione di opere cinematografiche che si sta sviluppando in Cina.

La manifestazione, inoltre, ha annunciato un evento di avvicinamento organizzato con il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Pratosabato 15 ottobre“proprio nel mese della Festa Nazionale della Repubblica Popolare Cinese – ha spiegato Xiuzhong Zhang, presidente del Festival – che commemora la sua fondazione il 1° ottobre del 1949. Spero sia un modo per coinvolgere la comunità cinese di Prato e quella italiana, incoraggiando tutti a venire a vedere il festival a Firenze”.  Al Centro Pecci sarà proiettato il film d’animazione “Legend of Deification” di Cheng Teng e Li Wei (ore 18.00), uno dei grandi trionfi del botteghino cinese del 2020 e successo della scorsa edizione. che racconta il mito di Jiang Ziya tra eroi taoisti e demoni esiliati nel mondo dei mortali. 

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