Il Pd: “I sedicenni votino per sindaco e Consiglio”

Lo chiede una risoluzione Dem in cui si invita il Parlamento a modificare l’articolo 48 della Costituzione e le norme di accesso al voto. Armentano: “Vogliamo renderli maggiormente participi alla vita pubblica”

Nicola Armentano

I sedicenni votino per eleggere sindaco e consiglio comunale. Lo chiede una risoluzione approvata nell’ultimo Consiglio comunale presentata da Nicola Armentano, Letizia Perini, Renzo Pampaloni, Donata Bianchi, Laura Sparavigna e Massimiliano Piccioli tutti del Pdi. “Si tratta di un atto importante – sottolinea il capogruppo Nicola Armentano – . “Far sì che i sedicenni possano votare alle elezioni comunali – spiega il capogruppo PD Armentano – è una scelta adeguata e al passo coi tempi e anche uno stimolo a una più intensa partecipazione alla vita democratica. Il rischio in Italia, come in tutte le democrazie contemporanee, è un serio problema di rappresentanza dei minorenni che troppo spesso non hanno voce nella determinazione delle priorità dell’agenda politica ed istituzionale ma che saranno i cittadini di domani e come tali hanno diritto di dire concretamente la loro nelle scelte che riguardano la loro vita quotidiana. Da qui quindi la nostra proposta per una modifica della normativa vigente”.

Nella risoluzione si invita il Parlamento a legiferare prima modificando  l’articolo 48 della Costituzione e poi il testo unico delle leggi che disciplinano il cosiddetto “elettorato attivo” per consentire a coloro che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età il diritto di voto ai fini dell’elezione del sindaco e del Consiglio comunale nel proprio Comune di residenza. “Riteniamo importante – dice ancora Armentano – che da Firenze parta questo appello rivolto al Parlamento perché si avvii una modifica legislativa che vada in questa direzione. Lo dobbiamo ai nostri giovani che in questo anno e mezzo segnato dalla pandemia ci hanno dimostrato abnegazione, impegno, spirito di sacrificio. Vogliamo andare loro incontro e renderli maggiormente partecipi alla vita pubblica. Questo atto, inoltre punta ad aumentare la platea dei partecipanti alla vita pubblica di Firenze. Siamo convinti che i sedicenni abbiano, oggi, la capacità di poter intervenire sulle scelte da prendere in città. Un segnale di attenzione verso i sedicenni che saranno i cittadini del futuro”.

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