La “Swinging London” rivive a Prato nella prima mostra italiana per Ossie Clark e Celia Birtwell

Jim Lee, Ossie Clark, Aeroplane, 1969 © Jim Lee

Creativo e visionario lui, abilissima nel tagliare le stoffe lei fra il 1965 e il 1974 crearono un binomio indissolubile rivoluzionando il mondo della moda. Il Museo del Tessuto li celebra con una esposizione che li racconta tra abiti e disegni indimenticabili

Norman Bain: Ossie Clark e Celia Birtwell

Creativo, geniale, visionario che ha interpretato lo spirito della Swinging London dal 1965 al 1974, tra la minigonna di Mary Quant e il movimento punk di Malcolm Maclaren e Vivienne Westwood lui. Abilissima con le forbici nel tagliare le stoffe senza bisogno di un cartamodello, capace di disegnare le stampe su leggere crêpes, sete e chiffon che poi venivano trasformati in abiti lei. Insieme hanno creato un binomio indissolubile nel campo della moda, co-autori  di quella rivoluzione culturale che nacque in Radnor Walk a Chelsea, quartiere che da allora è diventato il centro londinese delle tendenze fashion, e non solo.

A Ossie Clark e Celia Birtwell è dedicata la mostra Mr & Mrs Clark – Ossie Clark and Celia Birtwell – Fashion and Prints 1965-74 da pochi giorni aperta al Museo al Museo del Tessuto di Prato ed è la prima a loro dedicata in Italia. Organizzata con il patrocinio della Camera Nazionale della Moda Italiana e in collaborazione con la Fondazione Sozzani, la mostra racconta il percorso dei due creativi che hanno lavorato insieme completandosi in totale armonia. La loro unione è stata immortalata da David Hockney nel celebre dipinto “Mr and Mrs Clark and Percy” che rappresenta non solo un ritratto di due stilisti, ma anche un manifesto di una nuova classe creativa tra arte e moda.

Lauren Lepire
Carla Sozzani e Massimo Cantini Parrini

La mostra è un progetto condiviso tra il Museo del Tessuto di Prato e la Fondazione Sozzani che sviluppa e valorizza un importante nucleo di abiti disegnati dallo stilista londinese e provenienti dalla preziosa collezione di Massimo Cantini Parrini, celebre e pluripremiato costumista. A quel nucleo iniziale di abiti, le ricerche di Federico Poletti hanno aggiunto materiali inediti, provenienti dalla collezione privata di Lauren Lepire a Los Angeles, e dagli archivi di Celia Birtwell e dalla famiglia Clark. A Prato resterà fino all’8 gennaio 2023, per poi trasferirsi nella prestigiosa sede della Fondazione Sozzani in Corso Como a Milano, segno importante e significativo del filo rosso e della forte collaborazione che lega le due città molto più di quanto non accada in questo momento a Firenze. Ossie Clark e Celia Birtwell insieme aprirono una boutique grazie alla collaborazione con la designer Alice Pollock. Le loro sfilate rappresentarono una vera e propria rivoluzione. In platea c’erano Brigitte Bardot e Liz Taylor, Verushka, Keith Richards, Jimi Hendrix, Anita Pallenberg, Eric Clapton e la coppia Lennon-Yoko Ono che contribuirono al successo della coppia. In passarella sfilarono personaggi iconici come Jane Birkin e Amanda Lear.

“Per la prima volta – commenta il curatore Federico Poletti – il lavoro di Celia Birtwell e Ossie Clark viene presentato insieme, perché le forme e i tagli di Ossie non avrebbero avuto lo stesso impatto senza le stampe di Celia. Grazie ai prestatori che generosamente hanno donato in prestito materiali rari e di grande valore storico-artistico, abbiamo potuto realizzare una mostra unica anche per le diverse tipologie di materiali esposti. Sono 40 gli abiti iconici del loro momento di massima notorietà (1965-74), 10 gli abiti di carta, 7 i preziosi taccuini di Ossie e Celia, numerosi i disegni inediti, gli editoriali scattati da importanti fotografi internazionali, oltre a rari memorabilia, fino ai video con le incredibili performance/sfilate di moda di Ossie Clark”.

La mostra si apre con la foto che vede Celia e Ossie abbracciati, un ritratto emozionante scattato dall’amico Norman Bain (1967), che sintetizza il loro connubio professionale e personale. Protagonista di questa prima sala è la grande proiezione con la video intervista a Celia Birtwell (classe 1941 e ancora attiva come textile designer) che racconta del primo incontro con Ossie al Royal College of Art di Manchester. E poi la collaborazione con Alice Pollock e il periodo di Quorum, boutique e punto di incontro di artisti e musicisti. “Nell’arte e nella moda – aggiunge Carla Sozzani, presidente della omonima Fondazione e presente all’inaugurazione pratese insieme a Massimo Cantini Parrini e a Lauren Lepire (fondatrice di Timeless Vixen) – si incontra spesso il ruolo della musa. Celia Birtwell e Ossie Clark fanno parte delle coppie celebri dove non si saprà mai dire dove finiva la creatività di uno e iniziava quella dell’altro. Gli abiti Botticelliani dell’uno e le stampe oniriche dell’altra, insieme hanno vissuto una complicità creativa che ha dato vita a una rivoluzione del vestire e ad una magia che ha definito un’era della moda.”.

Sempre nello stesso spazio la prima parte è dedicata interamente alla figura di Ossie Clark, che già dai primi disegni di ammissione al Royal College of Art di Manchester del 1962 (esposti in mostra) rivela un precoce talento. La seconda parte del percorso racconta il mondo artistico di Celia Birtwell, che si forma alla Salford Art School di Manchester. Si diploma in Textile Design trasferendosi presto a Londra nei primi anni Sessanta, dove produce i primi tessuti per arredamento in stile op-art. La mostra poi prosegue con le immagini di alcuni fotografi famosissimi che hanno scattato immagini di grande forza evocativa degli abiti di Ossie e Celia per arrivare infine alla scenografica esposizione dei 40 look disposti su pedane in ordine cronologico, dal primo abito a pois del 1965 per arrivare alle creazioni del 1974, data che segna la loro ultima collezione: da quel momento le strade di Ossie e Celia si dividono per continuare in modo autonomo.

“Questa mostra – conclude Massimo Cantini Parrini – racconta il percorso e il sodalizio creativo di due artisti che in un solo decennio hanno rivoluzionato e cambiato per sempre la moda, ispirando attraverso il loro modo di reinterpretare l’arte della stampa e il design delle linee molte generazioni di futuri couturiers. È un onore per me aver scoperto, studiato e collezionato i loro abiti.”.

Mr & Mrs Clark – Ossie Clark and Celia Birtwell. Fashion and Prints 1965-74. Fondazione Museo del Tessuto di Prato e Fondazione Sozzani di Milano

Museo del Tessuto Prato. Fino all’8 gennaio 2023. Orario: 10-15 (da martedì a giovedì); 10-19 (venerdì, sabato) 15-19 (domenica) Chiusa lunedì. Museo del Tessuto, via Puccetti 3 – 59100 Prato. Ingresso: 10 €; ridotto 8€. info@museodeltessuto.it – www.museodeltessuto.it

Fondazione Sozzani – Inaugurazione Domenica 15 gennaio 2023. Dal 16 gennaio al 10 aprile 2023. Fondazione Sozzani, Corso Como 10– 20154 Milano. galleria@fondazionesozzani.org – fondazionesozzani.org.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.