L’appello di Giuliani: “Riapriamo teatri e musei civici”

la Sala dei Gigli a Palazzo Vecchio

La vice presidente del Consiglio prende lo spunto del ritorno in classe degli studenti delle scuole superiori e lancia la proposta di rendere fruibili, nel rispetto delle misure anti Covid, i luoghi deputati alla cultura

“Come per le scuole con la riapertura, adesso si pensi anche alla cultura”. E’ l’appello rivolto dalla vice presidente del Consiglio comunale Maria Federica Giuliani al Governo centrale prendendo lo spunto proprio dal ritorno sui banchi di scuola dei ragazzi delle superiori anche se al 50% in presenza. Prima giornata ieri dove tutto è filato liscio negli istituti di istruzione della Toscana e in particolar modo nel capoluogo di regione dove il sindaco Nardella al termine di una lunga giornata passata a verificare di persona ha auspicato che “Firenze non rimanga un esempio isolato tra le grandi città”.

Maria Federica Giuliani

Ma adesso tocca anche a cultura e teatri riaprire, e in questa direzione va l’invito rivolto da Giuliani nei riguardi dei luoghi della cultura “che non avevano registrato alcun contagio ed avevano assicurato il rispetto massimo delle misure anticovid” e dunque “devono poter ripartire, dal vivo”. Il rischio altrimenti, nonostante gli sforzi nel trasmettere in streaming spettacoli e fare teatro, è di alienare definitivamente un intero comparto fatto di professionisti che da secoli portano il bello nelle nostre vite. O nel caso peggiore l’assuefazione come è accaduto a Capodanno al Mandela Forum dove l’Albero di bauli, in omaggio ai lavoratori dello spettacolo, è stato devastato da sconsiderati per fortuna ripresi dalle telecamere del palazzetto.

Il grido di dolore – prosegue – che arriva dal mondo della cultura e da noi orfani di quella che è la nostra cultura, bisogna trovi accoglienza”. Giuliani, che ha ricordato il compleanno di Luciano Artusi, studioso e divulgatore della storia fiorentina, per anni protagonista del Calcio Storico nelle vesti di Capitano di Guardia del Distretto e del Contado Fiorentino col suo indimenticabile “Saluto alla voce”, lancia la proposta di riaprire almeno i musei civici in modo organizzato e rispettoso delle regole anti-covid fidando sul contributo e la collaborazione di Muse. “La Carta del fiorentino – conclude – ha avuto un grande successo e ci ha fatto capire quanto i fiorentini amino Firenze. Impegniamoci tutti nel rispetto delle regole per farla ripartire. Restare in zona gialla o addirittura migliorare dipende da ciascuno di noi: non abbassiamo l’attenzione, ora più che mai. Evitiamo gli assembramenti, ma non rinunciamo alla cultura. Musei e teatri aperti, si può”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.