Laura Aprile, sensualità e solitudine

L’artista siciliana, ma fiorentina di adozione, espone allo Spazio Dinamico Arte di Pietrasanta fino al 21 luglio

Da sinistra: Nicola Nuti, il Presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani e Laura Aprile

Pietrasanta, che da umile paese di cavatori si è risvegliato, da un ventennio a questa parte, come luogo d’eccellenza per gli eventi artistici dell’estate, ospita fino al 21 luglio prossimo presso la Galleria Spazio Dinamico Arte, la personale di Laura Aprile. La mostra, che presenta venti opere recenti e inedite, si è inaugurata ieri nel tardo pomeriggio alla presenza dell’artista e con l’inaspettata e gradita visita del Presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani, da sempre sensibile agli eventi culturali del territorio. Aprile è un’ artista in evoluzione, tant’è che lo stesso Giani ha rilevato quanto nelle ultime opere sia cambiato il punto di vista dell’autrice, più completo e approfondito.

Laura Aprile nel suo studio

All’artista siciliana, ma fiorentina di adozione la neonata galleria Spazio Dinamico Arte ha voluto dedicare la seconda mostra della stagione nella sua sede estiva, completamente rinnovata, di via del Marzocco 16 a Pietrasanta. Una pittura sontuosa e ricca di velature che modellano e rivelano corpi femminili in pose abbandonate quella di Aprile: e non sai se sono in attesa di qualcuno, qualcosa, oppure sono solo avvolte nella solitudine. Il corpo come travestimento: donne che mimano una sensualità enigmatica per trattenere un’ intima inquietudine. Nell’arco di oltre un ventennio l’artista ha sviluppato la sua pittura in maniera sempre più aderente alle proprie esigenze espressive, fino a identificare corpo ed emozioni. Le sue immagini suscitano un vivo interesse, specie se osservate nel panorama attuale dell’arte, governato ormai dalle mode. Un’artista sensibile e dotata di cultura letteraria, per quanto appartata e refrattaria a qualsiasi etichetta, che racconta storie invisibili attraverso corpi irraggiugibili tra i decori domestici, sospesi nelle campiture silenziose.

Quanto giochi , quanto il gusto di provare e riprovare un certo dosato equilibrio di mezzitoni, di colori filtrati, di proporzioni, è difficile dire; certo è che la sua opera non lascia indifferente neppure chi guarda con sospetto al figurativo. La mostra, che comprende una ventina di opere, si pone al culmine di una intensa attività espositiva, è illustrata in catalogo e come detto resterà aperta fino al 21 luglio.

Nicola Nuti: Nicola Nuti è nato nel 1960 a Firenze, dove vive e lavora. Giornalista, consulente e critico d’arte, è figlio di Mario Nuti, artista tra i protagonisti del gruppo Astrattismo classico sorto a Firenze nell’immediato dopoguerra. Nuti ha sempre vissuto nell’ambiente artistico e ha cominciato a scrivere articoli dal 1983. La sua preparazione si è svolta autonomamente per quanto riguarda la storia dell’arte, in ambito letterario invece si è laureato con il massimo dei voti cum laude in letteratura italiana moderna e contemporanea. Ha collaborato a quotidiani e periodici tra cui “Il Giornale”, “L’Indipendente”, “La Nazione”, “La Città”, “The European Magazine”, “Eco d’arte moderna” e a numerose testate di settore. Ha organizzato esposizioni in spazi pubblici e privati.