L’Isma e l’Aeronautica premiate col Pegaso d’oro

Il massimo riconoscimento della Regione consegnato dal Governatore Giani al Capo di Stato Maggiore dell’Arma azzurra Generale Luca Goretti. “Con la Toscana legame speciale e inscindibile”

Pegaso d’oro della regione Toscana Toscana  all’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche (Isma), già Scuola di Guerra Aerea, che ha la sua sede nel complesso monumentale del parco delle Cascine. La cerimonia si è svolta a palazzo Strozzi Sacrati e il riconoscimento è stato dato dal presidente Giani nelle mani Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare Generale S.A Luca Goretti.  Presenti anche il comandante dell’Isma, generale B.A Urbano Floreani, il comandante della Scuola Militare Aeronautica “Giulio Douhet”, colonnello Massimiliano Macioce, e una rappresentanza dell’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche.

“Sono molto contento – ha detto Giani – di poter dare il Pegaso alato all’Aeronautica militare e di farlo attraverso il Generale Goretti che ci ha fatto l’onore di venire da Roma. Segno che il rapporto con la Toscana è un rapporto speciale che si evidenzia con la presenza della  Scuola di guerra aerea delle Cascine, che oggi si chiama ’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche (Isma), e rappresenta il  centro di formazione dei piloti e dei grandi dirigenti dell’aeronautica; una tradizione che continua con la scuola Douhet che per Firenze e l’Italia è  la scuola di formazione dei più giovani. L’aeronautica ha un ruolo importante non solo a Firenze, ma in tutta la Toscana. Dunque un legame inscindibile fortissimo e il nostro Pegaso a cent’anni dalla costituzione dell’Aeronautica, testimonia propriamente quanto la Toscana abbia sempre tenuto a questo rapporto”.

Il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare Goretti ha espresso tutta la sua gratitudine nel ricevere il Pegaso d’Oro, non soltanto per l’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche e la Scuola Douhet ma per tutta l’Aeronautica Militare e per i reparti della regione toscana che di fatto rappresenta. ” Questo è un simbolo – ha poi aggiunto – che custodiamo come esempio di come una regione ha fatto della cultura la propria culla e la propria forza e di come possa essere trasferita ad una forza armata dove la cultura rappresenta l’unico strumento reale per essere rilevante anche nel futuro. Grazie per l’amicizia e il calore che costantemente questa terra offre ai nostri uomini e donne”

Nella motivazione si legge anche che “L’Isma ha  animato senza sosta la ricerca e la sperimentazione del pensiero strategico aeronautico e della dottrina aerea, nella prospettiva di un impiego della Forza armata in modo autonomo, come componente dello strumento militare o, ancora, elemento di una coalizione multinazionale. L’ impegno pluridecennale nelle attività di studio per lo sviluppo e la promozione del progresso aeronautico, condotte con apertura verso la società civile, e la sensibilità verso il mondo accademico e positiva inclinazione all’internazionalità rendono l’operato dell’Istituto patrimonio riconoscibile in tutto il personale dell’Aeronautica militare, nelle attività dell’Aviazione civile e nella favorevole attenzione del paese verso la cultura aeronautica”

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