Lo striscione per Patrick Zaky compare su Palazzo Vecchio

Bundu e Palagi: “Sappiamo che l’impegno per arrivare alla sua liberazione deve rinnovarsi costantemente e quotidianamente”

Dopo le sedi di Quartiere 1 e 2 ha fatto la sua comparsa anche sulla terrazza dell’ufficio del sindaco lo striscione che chiede libertà per Patrick Zaky, lo studente egiziano iscritto all’università di Bologna detenuto al  Cairo per istigazione al rovesciamento del Governo e della Costituzione, ma in realtà soltanto un attivista per i diritti umani. 

Lo striscione era stato donato a Nardella dal gruppo di opposizione Sinistra Progetto Comune ancora nelle scorse settimane e più di una volta Antonella Bundu e Dmitrij Palagi avevano fatto presente in Consiglio la necessità di compiere un gesto significativo come appunto quello di esporlo in Piazza Signoria per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla vicenda che fino a questo momento non è riuscita a trovare una soluzione definitiva con la scarcerazione di Patrick. Ancora ieri il primo cittadino fiorentino aveva scritto sul suo profilo Facebook “Da Firenze, #FreePatrick” con la foto dello striscione appena sistemato.

“Ringraziamo – dicono Bundu e Palagi –  l’Ufficio del Sindaco per aver lavorato in tempi rapidi rispetto alla consegna dello striscione. Restano però tutte le nostre prese di posizione delle ultime settimane e il dispiacere di non vederlo su piazza della Signoria, ma davvero ci pare necessario lasciare da parte ogni aspetto critico in questo momento. Grazie anche a Gianluca Costantini per aver messo a disposizione il suo disegno e a chi ha contribuito anche economicamente a realizzare gli striscioni. Alle possibili polemiche che si sono già “affacciate” vogliamo rispondere che Sinistra Progetto Comune non ha chiesto un euro al Comune per la realizzazione degli striscioni, nonostante corrispondano a un atto approvato senza nessun voto contrario nel Salone dei Cinquecento. Tutto questo ovviamente non basterà a ottenere la liberazione di Zaki. Sappiamo che l’impegno deve rinnovarsi costantemente e quotidianamente“.

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