L’omaggio di Patti Smith al David e a Michelangelo

Serata magica alla Galleria dell’Accademia, dove la sacerdotessa del rock si è esibita  in “un intimo reading musicale e letterario” ripercorrendo poi anche la sua straordinaria carriera

E’ stata la prima rockstar ad esibirsi sotto il David alla Galleria dell’Accademia di Firenze e il pubblico che ha avuto la fortuna di poter assistere alla sua performance è andato letteralmente in visibilio. Ma niente concerto  per la ‘sacerdotessa del rock’ bensì, come lo ha definito lei stessa, “un intimo reading musicale e letterario” per rendere omaggio al genio artistico di Michelangelo, declamando le sue “Rime”, e al tempo stesso i versi di alcuni dei poeti italiani, come Pier Paolo Pasolini insieme alle sue canzoni più celebri. Patti Smith ha chiuso stasera, lunedì 27 giugno, la prima parte di “David 140”, il calendario di eventi ideato per i 140 anni dall’inaugurazione della Tribuna della Galleria dove si trova il capolavoro di Michelangelo, avvenuta il 22 luglio 1882. Davanti a 190 persone, Patti Smith ha proposto “An evening of poetry and music”, spettacolo tra musica e poesia: si è esibita accompagnata dal figlio Jackson Smith alla chitarra, dalla figlia Jesse Paris Smith al pianoforte e dal loro amico di lunga data Tony Shanahan al basso. Patti ha aperto con  “The boy who loved Michelangelo “ una sua poesia dedicata a Robert Mapplethorpe, seguita da Greatful , ripercorrendo poi i brani più famosi che hanno segnato la sua carriera per finire con “Because the Night” e “People have the Power”. 

Il pubblico della Galleria dell’ Accademia in visibilio, ha cantato con Patti e alla c’è stato un Happy Birthday corale per la figlia Jesse che festeggiava oggi il suo compleanno. “Sono felice ed onorata di essere in questo luogo magnifico, in questo luogo di bellezza, per celebrare il grande Michelangelo, e tutti i grandi maestri della scultura e della pittura che rendono più bello il nostro mondo”, ha detto l‘artista che si è inchinata sia davanti al pubblico che al colosso di marmo bianco.

Patti Smith, ha ricordato il Direttore dell’Accademia Cecilie Hollberg, è “una vera icona contemporanea, una straordinaria autrice e interprete, una delle figure femminili più carismatiche e dirompenti della storia della musica dalla fine degli anni Sessanta ad oggi, che continua a rinnovarsi attraverso la scrittura e a catturare anche le generazioni più giovani con l’intensità visionaria della forza che emana. Un evento indimenticabile, unico, che chiude in modo spettacolare la prima parte di David 140. Abbiamo avuto molti ospiti musicisti, storici dell’arte e giornalisti che hanno saputo rendere omaggio, ciascuno con il proprio sapere, alla più celebre delle sculture”.

Tutte le foto dell’articolo sono di Guido Cozzi

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.