Magliette multicolori denunciano gli stereotipi di genere

Saranno distribuite in concomitanza con “L’eredità delle donne”. Funaro: “Non nascondere più la testa sotto la sabbia”

Basta con gli stereotipi e i pregiudizi sulla donna che spesso si annidano anche nei detti popolari e fanno fatica ad essere estirpati. E’ l’obiettivo di “Chi dice donna”, la campagna di sensibilizzazione promossa dal Comune di Firenze, in collaborazione con Informadonna e Centro Antiviolenza Artemisia, e curata da Gold Enterprise. 

Magliette di diversi colori riportanti noti proverbi nei quali la parola “donna” viene sostituita da “struzzo”, animale con cui si identifica l’atteggiamento pericoloso di chi ignora e non interviene davanti ad una situazione critica, verranno distribuite sabato 5 ottobre di pomeriggio all’infopoint di piazza della Repubblica del festival “L’eredità delle donne” e domenica 6 di mattina al teatro della Pergola.

Il progetto è stato presentato a Palazzo Vecchio dall’assessore alle Pari opportunità Sara Funaro. “Con queste magliette – spiega Funaro – abbiamo voluto lanciare un messaggio forte: quello di non nascondere più la testa sotto la sabbia come gli struzzi davanti a stereotipi scorretti e ad atteggiamenti pregiudiziali nei confronti delle donne purtroppo ancora troppo presenti nel quotidiano.

La campagna – prosegue – prende il via proprio nei giorni della rassegna diretta da Serena Dandini, una manifestazione di altissimo livello che celebra le tante intelligenze femminili ancora negli anni non valorizzate come meritano; e anticipa l’edizione 2019 del ‘Festival dei diritti’, che grazie a iniziative di vario tipo punta proprio a sensibilizzare sul tema del contrasto alla violenza di genere e a ogni forma di discriminazione. Indossare queste magliette è un gesto sicuramente simbolico ma dal forte valore, che riteniamo sia utile a tenere sempre accesi i riflettori su una problematica diffusa, sentita e ancora tanto, troppo, presente e radicata nella nostra società”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.