Movida, il divieto di stazionamento si allunga fino alle 6 del mattino

Ecco la nuova ordinanza anti-assembramento per Santo Spirito e le altre aree a rischio alle quali si aggiungono Piazza Santa Croce, Santissima Annunziata e area di San Lorenzo. Si ampia il fronte pro-cancellata. Di Giorgi (Pd): “Serve un atto di coraggio, serve una recinzione leggera”

Non ci sarà contingentamento o numero chiuso a Santo Spirito: si potranno consumare bevande alcoliche, però soltanto ai tavoli dei locali oppure al banco. Il divieto di stazionamento rimane e si allunga: da giovedì a sabato, dalle 21 alle 6 del mattino successivo.

Sono i passi principali della nuova ordinanza anti assembramento firmata ieri sera dal sindaco Dario Nardella e concordata in sede di Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico per prevenire gli assembramenti e contenere il rischio di contagio del Covid-19. Il provvedimento sarà in vigore già da stasera, giovedì 24 giugno, in concomitanza con l’avvio della Ztl estiva.  In particolare per la Basilica, dopo il caos e le polemiche degli ultimi giorni, senza limiti di giorni ed orari sul sagrato è vietato lo stazionamento e il consumo di cibi e bevande. Senza limiti di giorni ed orari sull’intera scalinata sottostante al sagrato della Basilica è vietato il consumo di cibi e bevande di qualsiasi genere e sulla scalinata è vietato lo stazionamento nei giorni di giovedì, venerdì e sabato dalle 21 alle 06. Negli altri giorni è possibile sedersi. Il divieto di stazionamento  e di consumo di bevande alcoliche (salvo al banco ai tavoli fuori dei locali) si estende poi a Piazza Santa Croce, Santissima Annunziata, area di San Lorenzo, oltre a permanere nelle altre aree precedentemente toccate dal provvedimento: piazza Strozzi, piazza Sant’Ambrogio, piazza Repubblica, via Pellicceria. La nuova ordinanza, che sarà in vigore a partire dal 25 giugno ogni giovedì, venerdì e sabato dalle 21 alle 6 del mattino, prevede anche il divieto di detenzione di contenitori di vetro per qualsiasi tipo di bevanda in area Unesco.

“Si tratta di regole chiare per la vivibilità delle nostre strade e delle nostre piazze – ha detto l’assessore alla sicurezza Benedetta Albanese – con presenza sul territorio di forze dell’ordine e controlli diffusi. Con questa ordinanza vogliamo garantire a tutti la possibilità di vivere gli spazi pubblici in maniera sicura trovando un equilibrio fra le diverse esigenze a partire dalla prevenzione sanitaria ancora in corso che comporta la necessità di evitare situazioni di contagio. Se tutti rispettiamo le regole possiamo conciliare la tutela del diritto alla quiete, la necessaria sicurezza urbana e il diritto di vivere le piazze”.

Resta da capire come Palazzo Vecchio intenda farla rispettare: i nuovi 20 agenti promessi dal ministro dell’Interno Lamorgese durante la sua visita fiorentina ancora non sono arrivati. Ci saranno invece i volontari della Protezione Civile mentre i primo 10 steward dovrebbero arrivare domani. Rafforzati i controlli e la presenza da parte delle forze dell’ordine. Basterà per evitare quanto si è visto nei giorni passati non soltanto a Santo Spirito? Il dubbio e la domanda sono più che legittime. Intanto per la Basilica si allarga il fronte pro- cancellata. Favorevole è il consigliere regionale e presidente del Quartiere 1 Maurizio Sguanci di Italia Viva che si è detto da sempre favorevole alla recinzione e rilancia la sua idea di una struttura “alta al massimo 90 centimetri, in ferro battuto e realizzata da artigiani fiorentini”. Per l’onorevole Rosa Maria di Giorgi (Pd) “serve un atto di coraggio, serve una cancellata leggera e non invasiva. Non possiamo accettare che gradinate e sagrato diventino il campo libero per una socialità priva di regole”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.