Nardella dopo i fatti di Santa Croce: “Chi sbaglia paga”

Il sindaco è tornato sulla manifestazione contro il coprifuoco di “Io Apro” trasformatasi in una discoteca a cielo aperto con balli, canti e bevute. “Questi se ne sono fregati di tutto. E adesso scatteranno le sanzioni”

Nardella con il Governatore Eugenio Giani

“La rabbia c’è, ma il problema è anche lavorare perché queste cose non avvengano più. Firenze non si può sfruttare per  manifestazioni che hanno poco a che vedere con  la situazione che stiamo vivendo. Chi sbaglia paga. Questo deve essere chiaro. Una cosa è protestare legittimamente in modo regolare facendo presente la disperazione e i problemi delle imprese, altra è festeggiare con la discoteca in piazza Santa Croce”. A margine della presentazione questa mattina a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione, della campagna per il rilancio del turismo internazionale partendo proprio da Firenze il sindaco Dario Nardella torna nuovamente sui fatti accaduti venerdì sera e sulla manifestazione contro il coprifuoco inscenata da un non meglio precisato movimento “Io Apro” risoltasi con balli canti e bevute in spregio al distanziamento sociale e alle norme anti Covid (https://www.lamartinelladifirenze.it/la-rabbia-di-nardella-per-la-disco-anti-coprifuocoa-santa-croce/).  

E anche sulla gestione dell’ordine pubblico, alla luce anche di quanto precedentemente avvenuto il 25 Aprile in Piazza Santo Spirito. “Gli agenti delle forze dell’ordine – ha continuato – devono anche fare in modo che le regole siano rispettate senza creare situazioni di panico o di scompiglio. Io mi fido della Digos e della Questura: sono loro che si occupano dell’ordine pubblico, e lo fanno con grande professionalità. Sono loro che valutano se si deve intervenire in quel momento o se si interviene dopo facendo delle sanzioni. Perchè quando ci sono migliaia di persone in una piazza cosa si fa, si va con gli idranti? Qualcuno ha detto che non c’erano forze dell’ordine che non c’era polizia municipale. E’ falso, è una bugia. Invece di una manifestazione politica, come era stato dichiarato, ci siamo invece ritrovati una discoteca a cielo aperto: sono scattate le operazioni per multare e sanzionare chi sbaglia. Io non credo che tanti imprenditori che sono in difficoltà abbiamo la voglia di bere e festeggiare nelle piazze. Io non credo che la stragrande maggioranza delle imprese si faccia rappresentare in questo modo. I luoghi pubblici si rispettano e le regole si rispettanoi. Questi hanno inscenato una discoteca all’aperto fregandosene di tutto. Dico ciò per rispetto della stragrande maggioranza dei miei cittadini e delle imprese della mia città che soffrono e quando si lamentano o rivolgono critiche lo fanno sempre rispettando la loro città prima del sindaco e le regole che valgono in essa”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.