Nel computer 200.000 file di materiale pedopornografico: arrestato

L’uomo, un 61enne di origini statunitensi, aveva già scontato in America una condanna a 11 anni per reati dello stesso tipo

Aveva archiviato e catalogato con estrema cura circa 200.000 file, tra foto, video e altro materiale pedopornografico. Per questo nella tarda serata di sabato 29 ottobre, la polizia di stato ha arrestato un uomo di 61 anni, di origini statunitensi, rintracciato nella Val d’Elsa.

Tutto è iniziato sulla base di una segnalazione del Servizio di Polizia postale e delle comunicazioni, in contatto con l’organismo collaterale statunitense. Negli scorsi mesi il COSC Toscana (Centro operativo per la sicurezza cibernetica) aveva avviato le ricerche dell’uomo, sospettato di essere in possesso di un hard disk contenente numerosi file con immagini e video di carattere pedopornografico. Secondo le informazioni disponibili, l’arrestato si trovava in provincia di Firenze, ospite di alcuni amici conosciuti anni prima nell’ambito di una comunità buddhista. Nel pomeriggio di venerdì, l’indagato è stato rintracciato nella Val d’Elsa, in una zona periferica di campagna.

L’uomo ha subito ammesso di detenere illecitamente materiale pedopornografico, precisando però di aver già scontato in America una condanna a 11 anni di detenzione per reati dello stesso tipo. Già attraverso le prime verifiche effettuate sul posto gli agenti della Polizia Postale hanno potuto accertare la presenza di foto e video in cui compaiono minori, orientativamente tra gli 8 e i 14 anni, coinvolti nel compimento di atti sessuali o ritratti in posizioni sessualmente esplicite.

Le attività di perquisizione informatica, proseguite fino alla tarda serata del 28 ottobre, hanno portato alla luce circa 200.000 file a contenuto pedopornografico, collezionati e catalogati con maniacale precisione nel corso degli anni da parte dell’indagato e hanno consentito di documentare interazioni anche molto recenti col materiale in questione.  Sui dispositivi sequestrati sono stati anche trovati alcuni software che garantiscono la navigazione anonima sul dark web. In considerazione dell’estrema gravità dell’illecito e della pericolosità dell’indagato, il nucleo della Polizia postale toscana ha arrestato l’uomo, che è stato portato in carcere a Sollicciano.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.