Passa dal turismo congressuale il futuro della “Nuova Fortezza”

Polo fieristico sì, ma si punterà soprattutto ai grandi appuntamenti congressistici internazionali volano di ulteriore promozione per la città. I due nuovi padiglioni (Bellavista e Cavaniglia) e la riqualificazione del Machiavelli pronti per il 2025. Restaurate le cortine murarie, gli interventi proseguono sui bastioni

Polo fieristico sì come del resto già è, ma soprattutto un nuovo polo dedicato in gran parte al turismo congressuale come sottolineato più volte il presidente della camera di Commercio fiorentina Leonardo Bassilichi. Quel turismo capace di attrarre le grosse organizzazioni internazionali e le multinazionali più importanti per i loro convegni diventando così un formidabile volano di ulteriore promozione e conoscenza della città. Da qui passa il futuro della “nuova” Fortezza da Basso i cui progetti per due interi nuovi padiglioni e uno da riqualificare sono stati presentati oggi nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella sede di Firenze Fiera al Palazzo dei Congressi.

L’incontro è stato l’occasione per fare il punto, con numeri e rendering alla mano, sulle progettazioni e i lavori che interessano i nuovi padiglioni Bellavista e Cavaniglia e la riqualificazione del Machiavelli, che si dovrebbero concludere nel 2025.  Assieme a Bassilichi hanno partecipato il sindaco di Firenze e metropolitano Dario Nardella, il Governatore toscano Eugenio Giani oltre al presidente di Firenze Fiera Lorenzo Becattini e all’architetto responsabile del progetto Giorgio Caselli. E che la posta in gioco sia altissima lo dimostra anche il fatto che da qui al 2024 con il Fashion Bureau e con Firenze Fiera si sta predisponendo un calendario di grandi eventi che riguarderanno proprio la Fortezza.

I cantieri già partiti o che saranno presto avviati nel pentagono forticato cinquecentesco a due passi dalla stazione di Santa Maria Novella contano opere per 68 milioni di euro, messi a disposizione nel 2019 da Regione Toscana, Comune di Firenze e Città metropolitana, proprietari del complesso: 12 milioni e 66 mila euro ciascuno, a cui si aggiunge una quota di pari importo della Camera di commercio  e 20 milioni e 100 mila euro che arrivano dal Patto per la città di Firenze stretto con il Governo nel 2016. Lavori strategici per il capoluogo toscano e non solo, con un piano di recupero complessivo che ammonta a 140 milioni.  
“Già con queste opere – ha detto Giani – facciamo un deciso salto di qualità nell’attività congressistica ed espositiva della città e della Toscana. Basti pensare che sarà realizzato un nuovo auditorium da 2500 posti, oltre tre volte quello attuale del Palazzo dei Congressi. Gli spazi della Fortezza sono un po’ la vetrina della Toscana con la loro unicità, rispetto a molte altre città, di essere legati al centro storico urbano ma anche ad importanti direttrici di collegamento come la stazione ferroviaria: oggi Santa Maria Novella e domani la Foster per l’alta velocità. La Regione ci ha investito molto e con decisione. Aiutiamo il turismo congressuale ed espositivo, ma i lavori in corso renderanno anche più bello questo angolo di Firenze con cittadella, mura e camminamenti restaurati e di nuovo percorribili”. 

Al 2019 risale l’avvio del primo lotto di lavori, dal valore di 2 milioni di euro, che ha riguardato il restauro delle cortine murarie del Bellavista ultimate ad aprile 2021. Per Machiavelli e Cavaniglia è in corso invece la progettazione definitiva, mentre per Bellavista quella esecutiva.  Nel 2023 partirà pure la progettazione del padiglione Spadolini. Si lavora intanto sui bastioni: il tratto Rastriglia-Porta Santa Maria Novella  (1 milione e 752 mila euro) dovrebbe essere ultimato ad ottobre 2022, mentre per la parte Mastio-Cavaniglia la gara è in corso: si prevede l’avvio ad ottobre 2022 e la fine a settembre 2024, per un investimento da 2 milioni e 709 mila euro.  Il tratto Imperiale-Strozzi (1 milione e 206 mila euro) è in fase di progettazione, con apertura del cantiere attesa per febbraio 2023 e  chiusura dopo due anni. 

Per realizzare il nuovo padiglione Bellavista (4.463 metri quadri di superficie, un piano interrato e due fuori terra) saranno investiti 19 milioni e 800 mila euro dell’accordo di programma da 68 milioni sottoscritto tre anni fa. L’aggiudicazione dei lavori è prevista a gennaio 2023 e la chiusura del cantiere a luglio 2024. Sorgerà tra l’Opificio delle Pietre dure, l’ex liceo Machiavelli e il padiglione Arsenale: l’area è oggi occupata dall’ex magazzino del tribunale e dal padiglione temporaneo Rastriglia, che saranno demoliti. Anche il padiglione Cavaniglia sarà smantellato e ricostruito, distanziato dalle mura, mantenendo una superficie di 3600 metri quadri. L’investimento è di 17 milioni e 971 mila euro. Il nuovo immobile avrà un tetto verde e due piani fuori terra e continuerà ad avere un collegamento interrato con il padiglione Spadolini, per cui partirà a giugno la gara per la progettazione e su cui saranno investiti 23 milioni e 133 mila euro. Il padiglione Machiavelli (3.250 metri quadri su tre piani) sarà infine restaurato: l’intervento costerà 1 milione di euro, con avvio dei lavori a luglio 2023 e fine ad agosto 2024.

“Gli interventi alla Fortezza – ha concluso Nardella – partono di pari passo con altri interventi: ormai sono quasi finiti i lavori al Palazzo dei Congressi e abbiamo un nuovo auditorium con 1.200 posti. Quindi quello che fino a pochi anni fa era considerato come un limite della nostra città, l’assenza di luoghi e di sedi che potessero garantire l’accesso ai grandi congressi internazionali, oggi non è più un limite ma è diventato un potenziale punto di forza: se consideriamo infatti la somma di tutti questi grandi spazi possiamo renderci conto che ormai Firenze, insieme alla Toscana, può ambire ad ospitare i più grandi appuntamenti congressistici internazionali. E questo è un fattore di competitività decisivo per la nostra città e la nostra regione. Vogliamo fare della Fortezza il polo fieristico-congressuale più importante del centro Italia dopo Roma”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.