Piante sulle pareti di scuole e case per una città “Green” a 360° gradi

Nardella presenta il programma di mandato in Consiglio: avanti sulle tramvie e finanziamenti per gli spazi pubblici. Ma con l’opposizione sono scintille sulla sicurezza

Piante sulle pareti delle scuole e negli immobili di case popolari in nome di un secondo mandato “green” a 360 gradi. E’ la promessa del sindaco Dario Nardella durante la presentazione del programma di mandato che in questa prima fase non prevede voto da parte del Consiglio: quello ci sarà solo a settembre.

Il progetto dunque abbraccerà tutti i quartieri con interventi che prevedano il “verde verticale”: venti i plessi scolastici e sette gli immobili di edilizia popolare interessati. “Partiremo – dice Nardella – entro l’anno: vogliamo lanciare un messaggio di grande valore sociale. Portare il verde in tutta la città, nel centro e in periferia, perché l’ambiente è un punto centrale della qualità della vita dei cittadini”.

I palazzi di case popolari sui quali saranno create le prime pareti verde sono in via Niccolò da Tolentino e in via Rocca Tedalda: poi negli edifici ad alta densità abitativa alle Piagge (da via della Sala a via Liguria) e in via dell’Osteria. Le pareti “green” interesseranno anche le case popolari in via Canova (fino a piazzetta San Sepolcro), in via Massa (fino a San Bartolo a Cintoia) e in via Marangoni. Le scuole interessate sono: Calvino, Enriques Capponi, Kassel, Botticelli, nido Catia Franci, Pertini, Ghiberti, Don Milani, De Filippo, Pirandello, Laura Poli, nido Tasso Barbasso e Coccinella, Lavagnini, Pieraccini, Poliziano, Colombo, Rodari, Beato Angelico, Fantaghirò/Fanciulli, asili nido Piccolo Naviglio, Paolo Uccello.

Nardella promette anche 15mila nuovi alberi, l’ampliamento del Parco delle Cascine fino all’Argingrosso sfruttando il sistema di ponti e passerelle, l’aumento degli orti urbani per arrivare ad avere un orto per ogni famiglia. Ma nella relazione c’è molto altro e uno dei nodi sarà il nuovo strumento urbanistico che, dice ancora il primo cittadino fiorentino, potrà contare in fase di redazione e di raccolta proposte sulla partecipazione di cittadini e dei professionisti. E poi ancora le infrastrutture portando a casa la seconda pista dell’aeroporto e il passante dell’alta velocità nonostante nello scorso mandato avesse sostenuto l’inutilità dell’opera, ma soprattutto dando un’ulteriore accelerata alle tramvie (realizzazione della variante centro storico, della linea 3.2 Libertà-Bagno a Ripoli, della linea 4 Leopolda-Piagge oltre alla progettazione dei due nuovi percorsi Piagge-Campi-Bisenzio e Aeroporto-Sesto Fiorentino). “Abbiamo preso il 57% dei voti al primo turno – ha aggiunto Nardella – con l’impegno a terminare il sistema tramviario e così faremo”.

Altro punto importante finanziare quasi 20 milioni di opere per riqualificare spazi e immobili pubblici esistenti, e nuovi spazi pubblici come giardini, piazze e parcheggi: anche se ammette sui parcheggi le cose non sono sempre andate come si desiderava. Un capitolo importante riguarderà la Fortezza con il polo espositivo fiorentino, mentre proseguirà la trasformazione dei cosiddetti “contenitori vuoti” per realizzare nuove residenze e spazi dedicati a servizi, coworking e innovazione.

Botta e risposta con le opposizioni sulla sicurezza con il capogruppo della Lega Federico Bussolin: “Firenze – ha detto l’esponente del Carroccio – è una delle poche realtà dove i reati non diminuiscono. Dove è finita la promessa di un Centro per i rimpatri?” Replica Nardella: “I rimpatri spettano al vostro ministro dell’interno Matteo Salvini, che ha competenza anche sui Cpr. Chiedete a lui, che ha promesso 500mila rimpatri e a Firenze ne ha fatti 60 in sei mesi. Ricordategli anche di inviare i 250 poliziotti promessi”.

Mentre a Ubaldo Bocci (Gruppo Misto), che aveva contestato l’invio in ritardo della relazione, il primo cittadino sottolinea che “l’obbligo è di consegnarla: il programma invece va presentato a settembre” e che in questo modo “ho voluto aprire una discussione in Consiglio”. Lapidaria Antonella Bundu (Sinistra-Progetto Comune), per la quale la relazione è “soltanto un libro dei sogni già ripetuto in campagna elettorale”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.