Quando i partigiani sminarono il Ponte dei Cazzotti

La commemorazione di Hugh Snell

Una bella mostra alla Casa del Popolo di Ugnano ripercorre le vicende del ponticino di Mantignano. Ricordata oggi la prima vittima della battaglia di Liberazione a Firenze, domani Castello commemora l’eccidio di via Reginaldo Giuliani

C’è tempo fino all’11 agosto, giorno della Liberazione di Firenze al suono della Martinella che chiamò all’insurrezione i fiorentini, per visitare la bella mostra allestita alla Casa del Popolo di Ugnano e dedicata alla storia del ponticino di Mantignano, più conosciuto come “Il ponte dei cazzotti”.

L’esposizione, a cura di Maurizio Dell’Agnello e Matteo Mengoni, raccoglie una vasta documentazione che va dalla costruzione del ponte fino agli eventi accaduti durante i concitati giorni della Liberazione. La ricerca è stata condotta consultando fonti bibliografiche edite, documenti archivistici e i diari di guerra dei battaglioni Neozelandesi, Statunitensi e Canadesi. Le illustrazioni sono state curate da Roberto Fiordiponti. L’iniziativa accende i riflettori su un episodio meno noto della Resistenza ma comunque importante che vide la collaborazione fra i partigiani e le forze alleate che arrivavano dal Chianti: il salvataggio del ponte, minato dai tedeschi, che fu bonificato dalle Sap partigiane. Il ponte poi fu presidiato dalle truppe neozelandesi e nella zona furono presenti anche americani e canadesi.

Intanto continuano le cerimonie di commemorazione degli eventi tragici che anticiparono la liberazione di Firenze. Questa mattina il presidente del Consiglio comunale Luca Milani, assieme ai consiglieri di Sinistra Progetto Comune Antonella Bundu e Dmitrij Palagi, ha deposto una corona di alloro sulla lapide collocata all’angolo tra via Lupo e lungarno Serristori che ricorda il sacrificio di Hugh Mortain Snell, prima vittima della battaglia di Firenze. Nella notte tra il 3 e 4 agosto 1944 il ventunenne tenente delle Guardie Scozzesi fu ucciso in uno scontro a fuoco con una pattuglia tedesca che ancora aveva il controllo del rione San Niccolò e rappresenta idealmente tutti i giovani soldati stranieri che dettero la vita per liberare città. Milani ha voluto rivolgere un pensiero anche a Rolando Fontanelli, scomparso pochi giorni fa all’età di 96 anni. Fontanelli era uno degli ultimi partigiani empolesi: partecipò alla liberazione della cittadina di Alfonsine (Ravenna) ed è stato una delle figure chiave dell’Anpi.

Domani, 5 agosto, il Quartiere 5 ricorda l’eccidio di Castello avvenuto il 5 agosto 1944 in via Reginaldo Giuliani in cui furono trucidati 12 civili. A causa delle misure anti Covid, non ci sarà il corteo. La manifestazione (ritrovo ore 9.15, deposizione della corona d’alloro e saluti istituzionali ore 10.30) a cui parteciperanno il Gonfalone di Firenze, l’assessore alla memoria Alessandro Martini, il presidente del Q5 Cristiano Balli e le amministrazioni dei Comuni di Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino avrà inizio direttamente all’ingresso dell’Istituto Farmaceutico Militare.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.