Da lunedì riaprono 20 nuovi giardini e aree cani

E’ la terza fase per rendere fruibili di nuovo gli spazi verdi cittadini. Ieri intanto sono stati piantate le prime 36 essenze del progetto “Dona un albero”

Nella foto al centro l’assessore all’Ambiente Cecilia Del Re fra il presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi e il sindaco Dario Nardella

Riaprono 20 nuovi giardini e aree cani in tutti i quartieri della città. È la terza fase dei provvedimenti per rendere nuovamente fruibili le aree verdi cittadine, che entrerà in vigore a partire da lunedì 1 e mercoledì 3 giugno andando ad ampliare il numero dei parchi e giardini già riaperti dal 4 e dall’11 maggio scorso. L’orario di apertura sarà inoltre esteso fino alle 20 per tutte le aree riaperte.
“Abbiamo fatto il punto su come sono andate queste prime settimane e sulle risorse che abbiamo a bilancio – spiegano gli assessori all’Ambiente Cecilia Del Re e al Decoro urbano Alessia Bettini – e siamo arrivati a una nuova ordinanza di riaperture delle aree verdi, che va ad integrare quelle precedenti. Non possiamo purtroppo permetterci ancora di riaprirle tutte sia per un tema di presidio sia soprattutto per le risorse a bilancio, che venendo a mancare mettono la macchina comunale in difficoltà per la loro manutenzione”.
Per poterne fruire si dovranno osservare alcune norme di sicurezza che abbiamo già imparato a conoscere in questi mesi: accesso vietato alle persone in quarantena o risultate positive al virus, a quelle con febbre maggiore di 37,5° gradi, fortemente sconsigliato agli anziani o alle persone affette da patologie croniche o con multimorbilità. Vietata inoltre ogni forma di assembramento, obbligo di mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività. I minori e le persone non completamente autosufficienti dovranno essere accompagnati: obbligatorio indossare le mascherine nel rispetto delle misure di prevenzione nazionali e regionali, guanti monouso in caso di contatto con panchine, tavoli, lampioni, recinzioni. Non è consentito l’uso contemporaneo della stessa panchina da parte di più persone appartenenti a nuclei familiari diversi.  
Questi i giardini e le aree cani che riaprono:

Quartiere 1 – Giardino Borgo Allegri, Giardino Via Maragliano, Giardino delle Scuderie di Porta Romana (dal 15.6.2020 dopo la firma del patto di collaborazione con associazioni di cittadinanza attiva)
Quartiere 2 – Giardino Campo di Marte, Giardino Via Ottokar, Giardino V.le Verga, Giardino del Cenacolo.
Quartiere 3 – Giardino Via Brenta, Giardino San Gaggio, Area cani San Felice a Ema (dal 1.6.2020). 
Quartiere 4 – Giardino del Centro Culturale Canova (dal 1.6.2020, limitatamente alla porzione di accesso alla biblioteca), Giardino del Bindolo Ponte a Greve, Giardino V.le Nenni Via Andrea da Pontedera, Area cani Via Nicola Pisano, Giardino via Chimenti via Liberale da Verona (dal 15.6.2020 e dopo la firma del patto di collaborazione con associazioni di cittadinanza attiva).

Quartiere 5 – Parco Villa Ruspoli (dal 1.6.2020), Parco Stibbert (dal 1.6.2020), Giardino Piazza Danti
Giardino Medaglie d’Oro, Area cani Taddeo Alderotti.

Intanto ieri, alla presenza del sindaco Dario Nardella, sono stati piantati i primi 36 alberi scelti dai cittadini per il progetto ‘Dona un albero’ lanciato nello scorso novembre dall’assessorato all’Ambiente in occasione in occasione della omonima festa. Ad oggi sono 584 le essenze donate dal momento, su un totale di 863 adottabili. A causa della pandemia solo adesso è stato possibile dare il via alle piantagioni: gli oltre 500 restanti alberi donati saranno piantati entro la fine di novembre. “Se la pandemia ci ha insegnato qualcosa – ha detto Nardella -, è che la questione ambientale è centrale. L’idea di una Firenze più verde, già al centro del programma di mandato, lo diventa oggi ancora di più”. 

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.