Salvini a Nardella: ‘sì alla seconda pista per Peretola, sullo stadio i soldi li mettano i privati’

Matteo Salvini ieri al cantiere del passante Tav al Campo di Marte

A margine della cerimonia di riavvio dei lavori del passante Tav il confronto fra ministro e sindaco il quale però ha ricordato che quei 55 milioni promessi dal Governo precedente vanno comunque garantiti

Il sindaco Dario Nardella

Dario Nardella incassa il sì di Matteo Salvini alla nuova pista di Peretola, ma sullo stadio, sui quei benedetti 55 milioni che mancano il no è altrettanto deciso perché dice il Ministro delle infrastrutture “quei 55 milioni li mettano i privati, uno stadio non può essere pagato con soldi pubblici”. Doccia fredda dunque per il sindaco fiorentino che poi  incalzato dai cronisti si rifugia dietro un diplomatico “no comment”. Sembra però che Nardella, in un  confronto serrato avvenuto dietro le quinte del cantiere Tav al Campo di Marte qualche attimo prima della cerimonia di ripresa dei lavori del passante ferroviario, abbia ricordato in maniera decisa a Salvini che quei soldi il governo precedente li aveva assicurati attraverso il Pnrr e dunque vanno comunque garantiti. Se come ribadito dal ministro i versamenti diretti paiono esclusi, una strada potrebbe essere quella di qualche fondo destinato alla tutela del patrimonio storico artistico. Ma qui naturalmente siamo nel campo delle più pure ipotesi.

Quanto alla seconda pista del Vespucci per Salvini “Firenze e Pisa hanno due target e due obiettivi diversi, due potenziali di crescita diversi. Non siamo al tempo dei guelfi e ghibellini. Possono vincere sia l’una che l’altra. Penso che nei prossimi mesi l’Italia possa crescere più degli altri paesi europei, basta non fermarsi al primo no perché a furia di agire in questo modo l’Italia rimane ferma. Noi ascoltiamo tutti e come nel caso del passante Tav raccontiamo tutto a tutti: crono programma, benefici ambientali, ecc. ecc. Penso che molti no possano trasformarsi in sì”. E su Fabio Fazio che dopo 40 anni ha lasciato la Rai per passare a La9 compresa nel bouquet di Discovery? “Ho tanti cantieri su cui lavorare – ha concluso il ministro, che sulla vicenda aveva ironicamente twittato sul presentatore e sulla sua spalla storica Luciana Littizzetto: “Belli ciao” – che l’ultima cosa che mi interessa fare sono i palinsesti televisivi. C’è una libera scelta di un libero conduttore che ha accettato liberamente un’offerta, che spero per lui sia consistente, di un’emittente televisiva privata. Penso che la Rai, così come l’intero Paese possa contare su tante donne e tanti uomini altrettanto in gamba, senza che nessuno ne faccia una questione di Stato. Siamo in democrazia, auguri e buon lavoro”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.