Schmidt: “Boboli nel 2030 diventerà il miglior museo all’aperto del mondo”

Riaperta dopo un lungo restauro la storica Kaffehaus. Quaranta progetti per un investimento di oltre 50milioni di euro (in parte finanziati con gli introiti degli Uffizi) in otto anni, renderanno il parco voluto da Eleonora di Toledo ancora più bello, accessibile e sostenibile

Con i suoi oltre 33 ettari di storia, arte e natura, il Giardino di Boboli, vero e proprio polmone verde e museo a cielo aperto nel cuore di Firenze, rappresenta uno dei più fulgidi esempi di giardino formale al mondo. Il parco voluto dalla Duchessa Eleonora di Toledo diviene ora protagonista di un poderoso programma di interventi, per il valore complessivo di oltre 50 milioni di euro, che, nell’arco dei prossimi otto anni, lo renderà ancora più bello, accessibile e sostenibile sotto il profilo ambientale. In totale, i costi dei 40 progetti ammontano a circa 40 milioni di euro, ai quali si aggiungono altri 12 milioni di euro per la manutenzione ordinaria e straordinaria del verde. Per la maggior parte verranno finanziati con gli introiti dei biglietti staccati per vedere le Gallerie degli Uffizi. Al centro del maxi progetto ‘Boboli 2030’ vi è la valorizzazione dell’amplissimo patrimonio architettonico del Giardino, il restauro e il ripristino di sculture e fontane, il miglioramento della sua fruizione per i visitatori, la creazione di nuovi servizi, l’apertura di nuovi spazi, l’ottimizzazione delle risorse idriche, un nuovo sistema di illuminazione e videosorveglianza.

“Presentando il masterplan insieme al restauro della Kaffeehaus e dieci altri progetti appena conclusi o in fase di conclusione– afferma raggiante il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt -, più altri dodici progetti in corso di lavoro, vorremmo sottolineare e dimostrare in maniera tangibile che ‘Boboli 2030’ non è giusto un ghiribizzo o una lista di buone intenzioni. È invece un impegno concreto, che nei prossimi otto anni sarà realizzabile e realizzato grazie al lavoro intenso e all’abnegazione dei nostri architetti, botanici e amministrativi, che riporterà Boboli non solo alle glorie dei tempi dei Medici e dei Lorena, ma lo renderà il miglior museo all’aperto al mondo”.

È terminato il recupero architettonico della storica Kaffeehaus, lavoro che ha compreso il ripristino degli affreschi settecenteschi e la realizzazione di un nuovo impianto di condizionamento e illuminazione. La suggestiva caffetteria granducale, dopo anni di chiusura al pubblico, riaprirà ad ottobre, attrezzata con bancone, tavoli all’interno e all’esterno, servizi igienici, e sarà dotata di un ampio giardino e di una terrazza panoramica affacciata sul panorama mozzafiato di Firenze. Per il Giardino della Camelie, invece, situato tra l’ala sud di Palazzo Pitti e il bastione della Meridiana, è stato necessario non solo un consolidamento strutturale delle murature, ma anche un ampio restauro delle sculture e dei dipinti murali della grotta; è stata ripristinata la funzionalità dei giochi d’acqua delle fontane e del sistema di drenaggio, costruito un nuovo impianto di irrigazione per il mantenimento delle 39 varietà di camelie ed un sistema di illuminazione per rendere possibili le aperture serali. È stata completata anche la nuova segnaletica del Giardino,con 40 nuovi pali, 173 frecce e 118 cartelli con mappe e indicazioni varie.

I PROSSIMI PROGETTI: IL RESTAURO DELLE GRANDI VASCHE E DI TUTTE LE STATUE, UNA NUOVA ILLUMINAZIONE PER IL GIARDINO, UN CENTRO ESPOSITIVO NELLE PAGLIERE – La costruzione di un ascensore ipogeo che collegherà il Cortile dell’Ammannati con il Mezzanino della Muletta e l’Anfiteatro di Boboli (3.000.000 di euro), il restauro architettonico e la rimessa in funzione del palazzetto al Prato dei Castagni (1.450.000 euro), la ristrutturazione della Vasca del Nettuno (1.400.000 euro) e quella della Vasca dell’Isola (2.650.000 euro), il restauro dell’intero patrimonio scultoreo del Giardino (3.500.000 euro), la messa in opera di un sistema di oltre 300 didascalie esplicative (200.000 euro), un sistema di illuminazione a basso consumo, una videosorveglianza moderna e un nuovo sistema acustico per gli annunci (2.400.000 euro), implementazione dell’apparato antincendio del Giardino (250.000 euro), restauro dell’edificio delle Pagliere (5.300.000 euro), restauro della Palazzina di Annalena (1.650.000 euro), realizzazione di un bagno per disabili all’interno dell’Anfiteatro (130.000 euro).

L’intervento previsto per l’area della Muletta collegherà il cortile dell’Ammannati e l’Anfiteatro attraverso un ascensore. L’ascensore renderà accessibili per la prima volta il Mezzanino della Muletta con gli affreschi di Salvator Rosa, Pietro da Cortona, Jacopo Chiavistelli, Andrea Ciseri e il Giardino di Giovan Carlo de’ Medici. Per quanto riguarda la Vasca del Nettuno e la Vasca dell’Isola, è programmato il ripristino dei giochi d’acqua. Entrambe le fontane saranno inoltre sottoposte ad un intervento di restauro architettonico e scultoreo. All’insegna della socialità è poi il progetto per il Prato dei Castagni: prevede una ludoteca di 117 metri quadrati, una gelateria-caffetteria di 128 metri quadrati ed una grande terrazza esterna con 40 posti a sedere sotto l’ombra dei cipressi. Nuove aule, laboratori, uffici e sale studio sorgeranno nella Palazzina di Annalena, destinata al Dipartimento per l’Educazione. In programma c’è anche il restauro delle Pagliere, con un nuovo impianto di illuminazione e di climatizzazione che permetterà infatti l’attivazione di una biglietteria e di un bookshop, di un’area bar e di un deposito di 814mq per la collezione di tappeti e arazzi. Al primo piano, invece, aprirà al pubblico un vasto spazio espositivo, di oltre 800mq, che diventerà il centro delle Gallerie degli Uffizi per le mostre temporanee.

PROGETTI FUTURI: LA ‘RINASCITA’ DELL’ANFITEATRO E DEL PRATO DELLE COLONNE, LA RIQUALIFICAZIONE DEGLI INGRESSI – I progetti futuri infine sono stati concepiti per un investimento di oltre 16.000.000 di euro. Tra questi, oltre al completamento del Giardino dei Principini, (150mila euro), è prevista la riqualificazione degli accessi di Forte Belvedere, Porta Romana e La Specola (650.000 euro). Gli interventi principali di questa ultima parte di Boboli 2030 saranno il restauro integrale dell’Anfiteatro e del giardino antistante (4.000.000 di euro); quello architettonico, scultoreo e vegetale del Prato delle Colonne (1.400.000 euro); la messa in sicurezza dei muri di cinta e delle cancellate storiche del Parco Monumentale delle Scuderie Reali (1.400.000 euro); il recupero del sentiero che dalla Sughera porta alla Lavacapo (3.000.000 di euro); la realizzazione di un nuovo e accresciuto Gabinetto fotografico con ampi spazi di accoglienza al pubblico (1.000.000 di euro) all’interno dell’Infermeria dei Cavalli. La struttura della Mascalcia (800.000 euro), invece, vedrà la realizzazione di nuovi spazi di catalogazione e archiviazione, mentre una grande opera di efficientamento energetico sarà effettuata nella Palazzina di Annalena (850.000 euro). Nel piano anche la ristrutturazione della Palazzina di Giove e della Vecchia: un grande laboratorio di restauro di 142mq (200.000 euro) in progetto per la Palazzina e 60 mq di nuovi uffici per il dipartimento di botanica e spogliatoi per i giardinieri alla Vecchia (36.000 euro). In cantiere anche il restauro della Mula, della Torre del Mascherino (280.000 euro) e della fontana dei Mostaccini (35.000 euro).

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.