Scontro Nardella-Fossi: “Mi batterò perchè lo stadio non sia a Campi”

Il progetto del nuovo stadio alla Mercafir

Il sindaco campigiano: “Noi ci siamo resi disponibili per offrire alla nostra squadra di calcio e alla nuova società di Rocco Commisso l’opportunità di uno spazio adeguato”

E’ guerra aperta fra il sindaco di Firenze Dario Nardella e il suo collega di Campi Bisenzio Emiliano Fossi sull’ipotesi che il nuovo stadio dove la Fiorentina potrebbe andare a disputare le gare casalinghe sia realizzato nella Piana.

Dario Nardella e Rocco Commisso

E messa da parte l’ipotesi di un restyling dell’Artemio Franchi, sul quale invece si è acceso in città un vivissimo dibattito, il numero uno di Palazzo Vecchio ha le idee ben chiare: soprattutto alla luce della prossima venuta del patron Viola Rocco Commisso che in settimana prossima tornerà in città. “Mi batterò come sindaco metropolitano e sindaco di Firenze con tutte le forze che ho”, ha detto Nardella rilanciando l’idea Mercafir a Novoli.

Che poi aggiunge: “Il progetto Mercafir è l’unico caso per cui è già stata approvata la variante urbanistica. Abbiamo tutto pronto, tempistiche e investimenti. Di questo parleremo con Commisso e i tecnici con cui siamo costantemente in contatto”. Ma la presa di posizione sembra essere anche una tenzone tutta all’interno del Pd vista la medesima appartenza politica di Fossi.

Il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi

Non a caso Nardella attacca proprio sui temi più delicati che investono la Piana e il suo diretto rapporto con Firenze. “Non faccio – prosegue – un discorso di campanilismo. Ma di area vasta: o si mette tutto dentro, termovalorizzatore, pista dell’aeroporto, stadio e infrastrutture, e allora si fa un ragionamento serio per il futuro della Piana, oppure io non sono disponibile alla strategia ‘del carciofo’, di prendere un pezzo alla volta. Lo dico a tutti, compresi i miei colleghi di partito”.

Parole che non lasciano molto spazio a interpretazioni diverse e alle quali Fossi risponde per le rime: “Sono dichiarazioni sorprendenti – afferma stupito – da parte di chi guida la Città Metropolitana. Nessuno di noi lavora contro lo stadio a Firenze, non è una competizione tra sindaci ma un problema da risolvere insieme per il bene del nostro territorio. Noi ci siamo resi disponibili per offrire alla nostra squadra di calcio e alla nuova società di Rocco Commisso l’opportunità di uno spazio adeguato per realizzare una struttura così importante in tempi rapidi e con grande beneficio per la Viola. Chi guida un territorio vasto e importante come la Città Metropolitana dovrebbe rifuggire tanto dal provincialismo quanto dal tifo. Quella dello stadio non è una partita di calcio tra comuni limitrofi ma una grande opportunità per tutto il nostro territorio e per la Fiorentina. Non ci sono figli e figliastri, territori cui devono essere assegnate funzioni sgradite ed altri cui devono essere assegnate funzioni di pregio. Chiediamo rispetto e dignità”.

Contro Nardella arrivano anche le dichiarazioni di Lorenzo Falchi, sindaco di Sesto Fiorentino. “Lo stadio – dice – e’ una infrastruttura importante di rango metropolitano. Mi stupisce che la sua collocazione al di fuori dei confini comunali di Firenze sia ancora un tabù. La logica del ‘o tutto o niente’ prospettata dal sindaco di Firenze denota poca lungimiranza ed è fuori luogo in bocca al sindaco metropolitano per il suo ruolo istituzionale”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.