Sicurezza, Comitati ricevuti a Roma ma aggressioni e rapine non si fermano

Ultimi due episodi a Porta al Prato e in Borgo Allegri. Al ministero dell’Interno i cittadini hanno chiesto maggior controllo del territorio. “Ma servono anche azioni che recuperino le aree degradate”

Mentre i rappresentanti del coordinamento di comitati fiorentini vengono ricevuti al Ministero dell’Interno a Roma per rappresentare ancora una volta alle istituzioni il grave problema sicurezza che sta attanagliando sempre di più la città, rapine e tentativi i di rapina o di aggressione non si fermano. Ultimi in ordine di tempo i due fatti accaduti nella zona di Porta a Prato e in Borgo Allegri.

Nel primo caso poco prima delle una della notte tra martedì e mercoledì, una coppia di 40enni fiorentini sarebbe stata aggredita da un paio di sconosciuti al parcheggio di via Gabbuggiani. I malintenzionati, si sarebbero avvicinati intimando loro di consegnare tutti i loro averi. L’uomo si sarebbe opposto ricevendo però degli spintoni. La donna sarebbe invece riuscita ad allertare rapidamente la polizia di stato e in pochi attimi le sirene delle volanti avrebbero così messo in fuga gli aggressori. Si indaga per il tentativo di rapina. Nel secondo poco dopo, alle 2 in Borgo Allegri, un fiorentino di 20, insieme a due suoi coetanei, sarebbe stato avvicinato da cinque giovani magrebini apparentemente minorenni. Uno di questi avrebbe chiesto l’ora al ventenne che, una volta tirato fuori il telefonino, è stato afferrato per le braccia mentre un terzo gli avrebbe sfilato lo smartphone. Vani i tentativi degli amici della vittima che avrebbero cercato di difendere l’amico. La banda, una volta preso il bottino, si è allontanata lanciando a vuoto (senza colpire nessuno) una bottiglia di vetro. Anche su questo episodio sono in corso le indagini della polizia.

Quanto all’incontro romano, i rappresentanti del coordinamento dei comitati fiorentini (piazza Leopoldo, Ex Comunale, San Iacopino, Vitabilità, Borgo La Croce-Pietrapiana) sono stati ricevuti dal sottosegretario Emanuele Prisco al quale è stata illustrata la situazione della sicurezza di Firenze che ribadiscono “riteniamo drammatica”. L’incontro, alla presenza del vice coordinatore di Fratelli d’Italia Giovanni Gandolfo che ha organizzato il summit, segue  la lettera inviata il 2 gennaio alla presidenza del Consiglio, al Ministero stesso, al prefetto Francesca Ferrandino e al sindaco di Firenze Dario Nardella nella quale si chiedeva un decreto Caivano anche per Firenze (https://www.lamartinelladifirenze.it/decreto-caivano-ed-esercito-a-presidio-delle-strade-per-la-sicurezza-a-firenze/).

“Abbiamo – scrivono – anche riferito delle nostre reiterate richieste di aiuto al prefetto Ferrandino e al sindaco di Firenze Nardella, rimaste a ora inevase. Abbiamo chiesto che a Firenze il coordinamento delle forze di polizia, compresa quella municipale, garantisca una sicurezza più capillare sul territorio come strumento di prevenzione dei reati. Il sottosegretario Prisco ha ascoltato le nostre istanze e ci ha assicurato che le Istituzioni centrali hanno a cuore la nostra sicurezza”.  Il sottosegretario ha anche sottolineato, proseguono nella nota i comitati, “che occorre puntare sempre di più sulla prevenzione con azioni mirate che partano dal territorio, come il recupero delle aree degradate con progetti ad hoc per riconquistare spazi abbandonati. La nostra attività di sensibilizzazione continuerà finché il problema non sarà risolto”.

“Abbiamo ribadito il clima di esasperazione dei residenti e dei commercianti fiorentini – ha ribadito Gandolfo che era accompagnato dalla vicecoordinatrice Angela Sirello – chiedendo, senza mezzi termini, un intervento incisivo nelle zone più critiche della città. Siamo in prima linea e a disposizione per far da raccordo tra le emergenze locali e l’azione del governo nazionale”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.