Sinistra Progetto Comune abbandona il Patto per la Città

Un'immagine del Consiglio in videoconferenza

La presa di posizione supportata anche dai Consiglieri di quartiere. Bundu e Palagi: “Non è più un luogo utile ed efficace”

“Il Patto per la Città non è più un luogo che riteniamo efficace e utile”. Sinistra Progetto Comune abbandona clamorosamente il “gabinetto di guerra” istituito dal sindaco Dario Nardella per far fronte all’emergenza Coronavirus all’indomani del primo Consiglio comunale in video conferenza lo scorso marzo (https://www.lamartinelladifirenze.it/2020/03/30/nasce-il-gabinetto-di-guerra-contro-il-coronavirus/).

Antonella Bundu e Dmitrij Palagi

“La nostra perplessità – spiegano Antonella Bundu, Dmitrij Palagi e i consiglieri del gruppo eletti nei quartieri – era legata alla sospensione di quanto prevedono i regolamenti istituzionali per la pandemia. Abbiamo sempre chiesto che questo tavolo politico non sostituisse in nessun modo i luoghi preposti alla democrazia. I Quartieri potevano essere un punto di riferimento, le commissioni e i Consigli potevano sviluppare la discussione politica. Invece in queste settimana la Giunta e il Sindaco, come le presidenze di Quartiere, hanno preferito affidarsi a stampa, social e trasmissioni televisive o radiofoniche”.

Ma la formazione di minoranza ne ha anche per gli altri colleghi di opposizione accusati di “abbracciare a giorni alterni la retorica dell’unità astratta e priva di contenuti” da un lato e di “arrivare a compiere gesti eclatanti a beneficio di qualche titolo giornalistico” nell’altro. E il riferimento è sembrato coinvolgere sia il Movimento 5 Stelle che Fratelli d’Italia: i primi per un atteggiamento più collaborativo mostrato verso la maggioranza di Palazzo Vecchio, i secondi alla luce della altrettanto clamorosa iniziativa del capogruppo Alessandro Draghi che qualche giorno fa assieme agli eletti dello schieramento ha “occupato” simbolicamente Palazzo Vecchio per protestare contro Regione e Comune sorde a loro giudizio nei confronti delle imprese che vogliono ripartire (https://www.lamartinelladifirenze.it/2020/05/15/fdi-occupa-la-sala-della-capitale/).

Se preferiscono così – continuano –  non possiamo che lasciarle andare per la loro strada. Prendendo atto che la maggioranza non ha molto da ridire rispetto a questo atteggiamento, mentre poco tollera chi prova a spiegare le proprie posizioni, le proprie preoccupazioni. Siamo stati l’unico gruppo consiliare ad essersi astenuto quando si scelse di interrompere un Consiglio comunale per assecondare l’idea del Sindaco di un luogo in cui tutte le idee per la Città potessero convergere al fine di portarci fuori dall’emergenza Covid-19. Dopo il beneficio del dubbio, pensiamo sia maturato il tempo di esprimere questa considerazione. Continueremo a chiedere di riattivare gli spazi della democrazia cittadina, provando a rilanciare la questione della centralità dei Quartieri, non delle presidenze, e quella del Consiglio”. 

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.