Sospeso il poliziotto che ha sparato alle Cascine

All’origine di tutto ci sarebbe una lite tra la compagna dell’agente e un pusher. Intanto ieri è stata inaugurata la nuova stazione dei Carabinieri Stazione Santa Maria Novella. Sarà aperta 24 ore su 24. A fine giugno saranno 57 i nuovi agenti di Polizia che arriveranno in città

Restano ancora tutte da chiarire le motivazioni che hanno portato l’Assistente capo della Polizia a sparare due colpi giovedì scorso alle Cascine nelle immediate vicinanze della fermata Carlo Monni della tramvia. Il poliziotto, 47enne di origine laziale da pochi mesi a Firenze trasferito da Rimini pare per “incompatibilità ambientale”, è stato sospeso e si trova agli arresti domiciliari con la compagna, una donna lombarda di 45 anni, anche lei accusata di resistenza ai Carabinieri durante le fasi concitate dell’arresto della coppia avvenuto nell’abitazione dei due. L’udienza di convalida è slittata a questa mattina. Il processo per direttissima potrebbe svolgersi lunedì mattina al tribunale di Novoli. All’origine della vicenda ci sarebbe stata una lite scoppiata mercoledì tra la compagna del poliziotto e un pusher. A quanto pare l’uomo, venuto a conoscenza della questione, la mattina dopo — libero dal servizio — sarebbe arrivato in scooter alle Cascine per un chiarimento con lo spacciatore. Secondo quanto ricostruito sarebbe nata una discussione tra i due, poi sarebbe spuntato un coltello che avrebbe ferito il pusher al volto e quando gli amici del gambiano sono accorsi in suo aiuto il poliziotto, forse impaurito, ha tirato fuori la pistola e ha sparato due colpi in aria per poi fuggire. I carabinieri, chiamati da alcuni testimoni, hanno ritrovato in un cassonetto vicino alla fermata della tramvia un coltello, un taglierino e un panetto di hashish. Grazie alle telecamere di sicurezza gli investigatori sono in seguito riusciti a risalire alla targa dello scooter intestato al poliziotto.

Quanto avvenuto ripropone con prepotenza il problema della sicurezza nel parco cittadino, più volte sollevato da associazioni, comitati di residenti e politici cittadini che anche in questa circostanza hanno fortemente polemizzato con l’amministrazione. Dal canto suo il Prefetto Valenti ha sottolineato che “le indagini sul gesto del poliziotto faranno il loro corso, certamente nel parco delle Cascine esiste un problema più diffuso di sicurezza: in quell’area c’è un tema legato allo speaccio, abbiamo operato in questi mesi per fronteggiare e per ridurre questo disagio, soprattutto nella parte del centro storico, nelle piazze più importanti, alla stazione dove è stata appena inaugurata la caserma dei carabinieri”. Ma ha anche ribadito che non ci sarà un presidio fisso, reclamato da più parti in queste ore: “Non porterebbe alcun risultato ha aggiunto l’area è troppo vasta. Chi chiede il presidio fisso non conosce le dinamiche con cui si affrontano questi problemi”. Presidio fisso che era stato chiesto anche dal sindaco Dario Nardella, salvo poi tornare pesantemente indietro: “Avevo parlato del presidio come una opzione ma se ce ne sono altre più efficaci a noi va benissimo. Vi invito a ricordare com’era la situazione 20 anni fa, nonostante tutto è decisamente migliorata”.

Intanto ieri è stata inaugurata la nuova stazione dei Carabinieri Firenze Santa Maria Novella alla presenza del ministro della Difesa Lorenzo Guerini, del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e del Comandante generale Teo Luzi. Sarà aperta 24 ore su 24 e potrà contare su 40 militari dell’Arma al comando del Luogotenente Marco Menichelli. Oltre a tutte le attività istituzionali dei Carabinieri, la caserma si occuperà naturalmente di controllo del territorio con particolare riferimento all’attività di spaccio proliferante nell’area tutta intorno allo scalo ferroviario e alle Scalette. Lamorgese durante l’inaugurazione ha annunciato che entro la fine di giugno saranno 57 i nuovi agenti di polizia che arriveranno a Firenze.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.