Tra Giobbe Covatta, il Pojana e Stefano Rapone al Puccini la comicità che fa riflettere

Andrea Pennacchi fotografato da Sonia De Boni

Tre spettacoli assolutamente da non perdere per ridere e l’arrivo a Firenze del personaggio che ha fatto conoscere al grande pubblico l’attore Andrea Pennacchi

Giobbe Covatta

Fine settimana all’insegna della comicità che però fa anche riflettere quello che ha per protagonista il Teatro Puccini. Si comincia domani, 3 marzo (ore 21), con SCOOP DONNA SAPIENS lo spettacolo di Giobbe Covatta e Paola Catella che con un linguaggio irriverente e dissacratorio,  vuole dimostrare la superiorità della donna sull’uomo. Per convalidare tale tesi il comico spazia dalla storia, alla sociologia, alla medicina e da ogni punto di vista il maschio della razza umana esce perdente e ridicolo rispetto alla donna. Non mancano interviste impossibili con personaggi importanti che supportano tale tesi: da Dio stesso, che svela gli esilaranti retroscena della creazione dell’uomo e della donna, fino a un improbabile uomo del futuro che ci mette in guardia sui rischi di un mondo assoggettato all’arroganza maschile, passando per Nello, il povero membro maschile che chiede aiuto per le sue pessime condizioni di vita, schiavo dei ridicoli appetiti sessuali del suo padrone.

Due giorni dopo, sabato 5 marzo, a fare da protagoniste sono del storie del “Nord-Est” e il suo interprete più famoso, Il Pojana, nato dalla fantasia del bravissimo attore di teatro e Tv Andrea Pennacchi. Il personaggio nasce dalla necessità di raccontare alla nazione le storie del nordest che fuori dai confini della neonata Padania nessuno conosceva. È significativo e terribile che i veneti siano diventati, oggi, i cattivi: evasori, razzisti, ottusi. Di colpo. Da provinciali buoni, gran lavoratori, un po’ mona, che per miseria migravano a Roma a fare le servette o i carabinieri (cliché di molti film in bianco e nero), ad avidi padroncini, così, di colpo, con l’ignoranza a fare da denominatore comune agli stereotipi. Un enigma, che si risolve in racconto: passando da maschere più o meno goldoniane a specchio di una società intera. Ed eccolo qui, Franco Ford detto il Pojana, con tutti i suoi fratelli, Edo il security, Tonon il derattizzatore, Alvise il nero, a raccontare storie con un po’ di verità e un po’ di falsità mescolate, per guardarsi allo specchio. Le musiche dal vivo sono di Giorgio Gobbo e Gianluca Segato.

Stefano Rapone

Lunedì 7 marzo, infine, per la rassegna “Teatro Puccini Comedy Show”, Stefano Rapone porta in scena “Live”. Ospite fisso del programma tv di Fiorella Mannoia per “la comicità totalmente diversa da quella a cui siamo abituati”, il comico romano assicura che ci sarà di sicuro almeno una battuta sul vaccino oltre a colpi di scena, storie che prendono una piega inaspettata e riflessioni sul presente mai sentite prima. A volte neanche da lui stesso. Laureato in lingua e traduzione giapponese, Stefano Rapone ha vissuto a lungo in Giappone, dove ha iniziato ad esibirsi in lingua inglese, approdando poi a Londra, Madrid, Barcellona, Amsterdam. Rientrato in Italia, ha collaborato con il Trio Medusa. Ha partecipato a diversi show in tv, oltre a “Mai Dire Talk” con la Gialappa’s Band su Italia1. La sua è una comicità monotono che si scontra invece con la violenza delle critiche che rivolge verso se stesso e il mondo. Scrive e disegna fumetti quali “Marco Travaglio Zombi” e “Natale a Gotham”.

Biglietti per Giobbe Covatta e Andrea Pennacchi: I settore € 25,00, II settore € 20,00 (esclusi diritti di prevendita). L’accesso in sala è consentito solo con Green Pass Rafforzato e mascherine FFP2. Biglietti in vendita nel circuito regionale Box Office/Ticketone, acquisto on line su www.teatropuccini.it e alla biglietteria del teatro un’ora prima dello spettacolo. Info: 055.362067 – 055.210804. Per Giobbe Covatta i biglietti per la replica di venerdì 13 marzo 2020 e 28 febbraio 2021 sono validi per la nuova replica. Stesse modalità di acquisto per Stefano Rapone, ma qui i ticket costano 17 e 13 euro.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.