Ucraina, Toscana pronta ad accogliere i profughi negli alberghi sanitari

Lo ha detto il Governatore Eugenio Giani. Tante le iniziative di solidarietà, un Tir partirà da Firenze il 3 marzo con a bordo kit di primo soccorso, bende, barelle, calze pesanti, cibo a lunga conservazione, coperte

La Toscana è pronta ad accogliere gli ucraini in fuga dalla guerra: i profughi saranno ospitati negli alberghi sanitari. Lo ha detto il governatore Eugenio Giani ribadendo il grande valore del Dna toscano che della libertà e dei diritti ha fatto la sua bandiera. Oggi nelle prefetture, a partire da quella fiorentina, si inizia a parlare concretamente del piano operativo dell’operazione ’Porte aperte’. Lo ha affermato il presidente della Regione, Eugenio Giani, al termine della riunione che si è svolta nella Prefettura di Firenze e alla quale hanno partecipato tra gli altri il prefetto Valerio Valenti, il sindaco di Firenze Dario Nardella e quello di Prato e presidente di Anci Toscana, Matteo Biffoni. “Abbiamo parlato con i gestori degli alberghi sanitari che sono stati utilizzati per i contagiati e siamo quindi già pronti ad accogliere i profughi ucraini che arriveranno in Toscana. “Li abbiamo già utilizzati – continua Giani – la scorsa estate per sistemarvi provvisoriamente i profughi afgani. Attendiamo adesso le linee di indirizzo nazionali che verranno emanate con un Decreto legge che il Governo approverà a breve e si trasformerà in Dpcm. Il dipartimento regionale della Protezione civile proprio in questo momento sta facendo una riunione con la Protezione civile nazionale con cui ci coordineremo. Appena avremo, tra oggi e domani, le linee normative adatteremo gli alberghi sanitari alle nuove esigenze. Non sappiamo come arriveranno. In molti lo faranno con mezzi propri e di fortuna. Si tratterà quindi di avere la capacità di essere molto flessibili, di individuarli e di potergli accogliere al meglio”.

Ieri pomeriggio sono state cinquemila persone che si sono ritrovate in piazza Signoria a Firenze per dimostrare solidarietà e affetto alla popolazione colpita dell’aggressione russa e per ribadire il forte no al conflitto. Tante le bandiere della pace, insieme a quelle dell’Ucraina e anche della Georgia. In piazza anche rappresentanti della comunità lituana, oltre a sindacati, istituzioni, partiti (c’era la segretaria toscana del Pd Simona Bonafè). Presente il sindaco di Firenze Dario Nardella, che ha parlato insieme al primo cittadino di Atene Kostas Bakogiannis, al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, all’arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori e al rabbino capo Gadi Piperno. A prendere la parola la rappresentante del consolato ucraino a Firenze Oxana Polattaitchouk che ha ringraziato l’Italia. “Stanno radendo al suolo le nostre città, muoiono anche i bambini. Grazie per il vostro appoggio siete un popolo straordinario, un esempio di democrazia. Stiamo raccogliendo viveri, medicinali e soldi da mandare in Ucraina”.
Tante le iniziative per gli aiuti all’Ucraina invasa dalle truppe di Putin. Colors for Peace, associazione supportata dall’ente “Robert F. Kennedy Human Rights Italia”, ha organizzato una raccolta di beni di prima necessità da inviare in Ucraina a sostegno della popolazione colpita dalla guerra. Un tir partirà da Firenze il 3 marzo. I beni di cui c’è “assoluta necessità” sono i kit di primo soccorso, bende, barelle, calze pesanti, cibo a lunga conservazione, coperte. “Dare sostegno alla comunità – spiega il presidente del Robert F.Kennedy Human Rights Italia, Stefano Lucchini – è principio fondamentale che muove le nostre azioni quotidiane. Insieme a Colors for Peace, alla Croce Rossa Italiana Comitato Firenze, Auser Lucca e tante associazioni e persone cerchiamo di portare un aiuto in questo momento drammatico”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.